Le acquisizioni spaventano gli isf che temono per il futuro

Cari colleghi,dopo un lungo periodo di assenza dal web eccomi nuovamente fra di noi per scambiare opinioni e riflessioni su quanto sta accadendo nel  nostro settore. In particolare una notizia apparentemente tranquilla come quella di una acquisizione appena avvenuta nel farmaceutico mi permette di effettuare alcune riflessioni.

Apparentemente ci sarebbe da gioire per questa acquisizione, (n.d.r . la notizia riguarda l’acquisizione da parte di una famosa azienda giapponese di una azienda elvetica) se purtroppo la nostra esperienza passata e presente non ci facesse riflettere che dietro ad ogni acquisizione si nascondono poi dei tagli strutturali e di personale. Forse ciò spiega tanto interesse,la paura futura di altri ulteriori tagli nel nostro già malconcio settore. L’idea perciò che altri colleghi siano prossimi all’uscita dal farmaceutico mi riempie  e ci riempie tutti di preoccupazione per tante famiglie e per il loro futuro.

All’interno delle due aziende in questione il clima è rovente. In una di esse ci si prepara a lanciare dalla prossima settimana un nuovo farmaco nel settore urologico e si spera per questo motivo che tutto vada liscio per almeno i prossimi mesi mentre la RSU già chiede chiarimenti sul futuro occupazionale della struttura.

Nell’altra azienda invece gli isf, già provati da un lungo periodo in cui le minacce più o meno larvate del management  li hanno già fortemente provati e demoralizzati, la notizia di questa acquisizione è stata accolta con distacco e con molti giusti timori per il futuro. Infatti in questa azienda manca totalmente la RSU degli isf e quindi le notizie che si apprendono sono per lo più voci più o meno controllate.

Non mi rimane che concludere queste mie righe con una esortazione a tutti i colleghi.

Cari colleghi,quante volte ci siamo detti di aprire gli occhi ?  Quante volte abbiamo fatto presente che una cattiva RSU era meglio di nessuna RSU ?

Quante volte abbiamo detto che l’unione fa la forza e che invece pensare a se stessi ci fa essere più deboli nei confronti dell’azienda in caso di problemi ?

Tante, forse troppe volte. Eppure gli isf neppure di fronte a tante passate situazioni imparano. Cosa fare ? Beh per prima cosa, anche se abbastanza tardiva sarebbe opportuno creare una RSU nell’azienda nipponica e prendere contatto con quella elvetica. Smettere di piangersi addosso e sperare che nel management prenda il sopravvento una sorta di attenzione nei confronti di chi da sempre ha dato all’azienda permettendole anche di raggiungere importanti traguardi nazionali ed internazionali.

A presto

Umberto Alderisi

20.05.2011 

  Yasuchika Hasegawa, president of Takeda Pharmaceutical

Exit mobile version