L’emendamento Schifone garantirebbe l’assistenza di un medico di famiglia a 1.500.000 cittadini in più

Auspichiamo una rapida approvazione

L’emendamento presentato da Marta Schifone (titolare di una farmacia a Somma Vesuviana) al Dl 51/2023 (cosiddetto “Dl Enti”: Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale. C.
1151) prevede, fino al 2026, la possibilità per i medici del ruolo unico di assistenza primaria con incarico a quota oraria di 24 ore settimanali di avere in carico fino a 1.000 assistiti. Un tema centrale, tanto per la continuità assistenziale, quanto per l’assistenza primaria.

Comunicato FIMMG

Continuità Assistenziale, Maio: Bene l’emendamento dell’Onorevole Schifone

«Questo emendamento è di certo un segnale positivo di attenzione alle nostre istanze, auspichiamo che l’iter di approvazione si concluda celermente». Tommasa Maio, Segretario Nazionale Fimmg Continuità Assistenziale, commenta con favore l’emendamento presentato dall’Onorevole Marta Schifone al DL 51/2023 (cd. Enti) che prevede, fino al 2026, la possibilità per i medici del ruolo unico di assistenza primaria con incarico a quota oraria di 24 ore settimanali di avere in carico fino a 1.000 assistiti. Un tema centrale, tanto per la continuità assistenziale, quanto per l’assistenza primaria. Se approvato, l’emendamento avrà infatti un effetto immediato sull’attività svolta da circa 7.100 professionisti e, di conseguenza, un positivo impatto sulla qualità e sulla quantità dell’assistenza erogata ai cittadini.

La norma riguarderebbe, infatti, un terzo di tutti i medici di Continuità Assistenziale che oggi svolgono il doppio incarico di medico di famiglia e di continuità assistenziale. Professionisti che in un primo momento, per effetto dell’ACN si erano visti ridurre la possibilità di mantenere la piena copertura dell’attività oraria. «In un contesto assai complesso – conclude Tommasa Maio – nel quale la carenza di medici di medicina generale è una realtà, l’adozione di questo provvedimento, oltre a mantenere stabile l’offerta oraria della guardia medica, aumentando a 1.000 unità il numero di assistibili, garantirebbe l’assistenza di un medico di famiglia a 1.500.000 cittadini in più»


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