Torre Annunziata. Minaccia per mesi un imprenditore e un manager per essere assunto in una azienda in subappalto alla Novartis dalla quale era stato licenziato. I militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di 
Pasquale Gallo è indagato per i reati di atti persecutori e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, poiché avrebbe fatto leva anche sulle sue parentele nel corso degli episodi.
«Mi hai venduto, mi devi dare i soldi e mi devi far entrare a lavorare. Altrimenti ti sparo nelle gambe»,«Ti taglio la testa… non tengo paura di nessuno» minacciava l’indagato. Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe preso di mira anche la moglie e i due figli della vittima in un crescendo terminato con la denuncia ai carabinieri . Pasquale Gallo è indagato per i reati di atti persecutori e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, poiché avrebbe fatto leva sulle sue parentele nel corso degli episodi ricostruiti e contestatigli.
Gli episodi intimidatori e violenti duravano da circa un anno arrivando ad attendere sotto casa le vittime ed i loro familiari, danneggiando le loro autovetture, imbrattando la saracinesca dei loro garage, recapitando scritti minatori, cospargendo di liquido infiammabile uno dei luoghi di lavoro e minacciando di dare fuoco alla struttura.
(Fonte: MSN com)
Nota
La protesta del sindacato SALPI
Il luglio scorso la Novartis di Torre Annunziata era balzata alla cronaca per le critiche del sindacato SALPI, guidato dal segretario Matteo Vitagliano. La vicenda nasce dopo l’ampliamento dello stabilimento Novartis a Torre Annunziata, sostenuto dai finanziamenti della ZES (Zona Economica Speciale) Unica per il mezzogiorno con agevolazioni fiscali e burocratiche che ha portato in città un investimento da 32 milioni di euro, configurandosi come una risorsa vitale per un territorio segnato dalla crisi industriale.
Il sindacato Salpi afferma che nonostante i posti di lavoro creati rappresentino un’opportunità attesa, molti ragazzi di Torre Annunziata, pur in possesso di titoli e
Giuseppe Conte, aspirante dipendente, si è legato per protesta ai cancelli di Novartis affermando che è stato «Scartato senza motivo»
