Novartis procederà al riacquisto di azioni proprie (buyback)

Parte un maxi-programma di riacquisto di azioni per Novartis

Proseguono i riacquisti di azioni presso Novartis: da domani partirà un maxi-programma di riduzione di capitale da 10 miliardi di franchi sull’arco di tre anni, un’operazione che ha ricevuto il via libera dall’assemblea generale della settimana scorsa.

bluewin news – 13 marzo 2023

Stando alle comunicazioni odierne del colosso farmaceutico renano, il nuovo programma segue praticamente senza soluzione di continuità quello precedente, pure di tre anni, che si è concluso con l’acquisto di un totale di 214 milioni di azioni nominative per circa 17,5 miliardi di franchi, pari a circa l’8,9% del capitale sociale e dei diritti di voto. Dopo l’approvazione degli azionisti questi titoli sono stati distrutti, o lo saranno in futuro.

I prossimi riacquisti saranno effettuati a discrezione del consiglio di amministrazione e avverranno su una linea di negoziazione separata alla borsa svizzera. Il prezzo delle azioni si muoverà comunque in sintonia con quello della linea di scambio ordinaria.

Il buyback è vantaggioso

Come noto il riacquisto di azioni proprie (buyback) è vantaggioso per gli azionisti, perché diminuendo il numero di titoli in circolazione si aumenta il valore della singola azione rimanente, incrementando anche un parametro importante come l’utile per azione.

In un’ottica generale, l’operazione – vista in modo positivo – testimonia il fatto che l’azienda dispone di molta liquidità, mentre chi vuole guardare in modo negativo può pensare che la dirigenza non veda opportunità per investire il denaro nello sviluppo dell’impresa. Molto importanti sono anche considerazioni
di natura fiscale.

Oltre ad approvare il buyback, gli azionisti di Novartis la settimana scorsa hanno dato il via libera al 26esimo aumento consecutivo del dividendo, che per l’esercizio 2022 è stato fissato a 3,20 franchi, a fronte dei 3,10 franchi dell’anno prima.

Il gigante di Basilea – una realtà che fornisce medicinali a quasi 800 milioni di persone nel mondo e per cui lavorano 106’000 persone – ha chiuso il 2022 con un fatturato di 50,5 miliardi di dollari (la valuta in cui sono tenuti i conti) e un utile netto di 13,4 miliardi.

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N.d.R.:

Perché viene fatto il Buy back?

Una società può decidere di effettuare un Buy back per svariati motivi, quali ad esempio:

La nota non si riferisce in modo particolare a Novartis, ma è una considerazione di carattere generale


Vas Narasimhan

Narasimhan, CEO Novartis, ha percepito 8,4 milioni di franchi svizzeri ($ 8,98 milioni) nel 2022, con un calo del 25% rispetto agli 11,2 milioni di franchi svizzeri ($ 12,18 milioni) che ha ricevuto (PDF) l’anno precedente. In entrambi i casi, la remunerazione di Narasimhan è stata fortemente ponderata verso obiettivi a lungo termine relativi a vendite, reddito operativo, innovazione e rendimenti per gli azionisti.

Analizzando i numeri, lo stipendio base di Narasimhan rappresentava circa 1,9 milioni di dollari dell’ultimo pacchetto retributivo, ha affermato Novartis nel suo rapporto annuale (PDF). Il CEO ha portato a casa altri 2,8 milioni di dollari in contanti e premi azionari per la performance di Novartis nel solo 2022, che la società ha descritto come “solida”.

Narasimhan ha anche raccolto quasi $ 750.000 in benefit pensionistici e “altri compensi”.

Infine, Narasimhan ha incassato circa 3,5 milioni di dollari per aver aiutato Novartis a realizzare i suoi obiettivi a lungo termine. Sebbene quella somma non sia cosa da poco, è notevolmente inferiore ai $ 9 milioni che ha segnato nella stessa categoria per il 2021.

Per il periodo tra il 2020 e il 2022, Novartis non ha raggiunto gli obiettivi di crescita delle vendite nette e rendimenti per gli azionisti, ha affermato la società.

Il crollo del rendimento è stato “pesantemente influenzato” dai problemi dei prezzi delle azioni dello scorso anno, che sono stati anche peggiori se si tiene conto del periodo più ampio dal 2020 al 2022, ha affermato Novartis nella sua relazione annuale. La società ha resistito a un crollo delle vendite alimentato dal COVID-19 nel 2020 e nel 2021 e ha dovuto affrontare problemi di sicurezza attorno al farmaco per gli occhi Beovu.

Fonte: Fierce Pharma

 

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