PFIZER E ROCHE SI AMMALANO

 

Il leader del settore continua a scontare il boom dei generici. Anche su Lipitor e Norvasc. Gli svizzeri accusano il colpo dei corsi valutari

Big Pharma in difficoltà. Pfizer e Roche non sono riuscite a centrare le stime degli analisti. Il più grande produttore di medicinali ha accusato il colpo del calo delle vendite della pillola per il colesterolo Lipitor. Il gruppo svizzero ha invece sofferto per la flessione di fatturato del farmaco antinfluenzale (consigliato contro l’aviaria) Tamiflu. Nel dettagli, gli utili di Pfizer del primo trimestre sono calati del 18% a 2,8 miliardi di dollari a causa della spietata concorrenza dei generici. Sono arrivati infatti sul mercato i farmaci a basso costo concorrenti del Lipitor (che rappresenta il 40% del fatturato del colosso di Brooklyn) e del Norvasc, che cura l’ipertensione. Inoltre sono anche scaduti, in Usa, i brevetti di Norvasc e Zyrtec. Così l’utile per azione di Pfizer, al netto di oneri straordinari, è stato di 61 centesimi (contro 66 attesi) e il fatturato è sceso del 5% a 11,8 miliardi di dollari. Ma secondo gli analisti il gruppo ha beneficiato di un notevole effetto positivo dei corsi valutari che ha reso meno visibili le difficoltà legate all’avvento dei generici. Dall’altro lato del mondo, la forza della valuta elvetica contro il biglietto verde ha invece giocato contro Roche, le cui vendite sono arretrate del 4% a 10,9 miliardi di franchi svizzeri. Dato inferiore alle attese degli analisti che avevano previsto 11,24 miliardi di franchi. Nonostante le difficoltà del momento, comunque, entrambi i gruppi hanno confermato gli obiettivi per l’intero 2008. Roche, in particolare, ha dichiarato di attendersi una crescita prossima al 10% del fatturato annuale, non prendendo in considerazione l’incognita Tamiflu. E gli utili dovrebbero restare in linea con quelli 2007. 
Finanza e Mercati del 18/04/2008 , articolo di FIORINA CAPOZZI   p. 10
  

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