PHARMA NEWS

Milano, 15 gennaio

Omeopatia, fitoterapia, agopuntura. Sono solo alcune delle medicine alternative scelte nel 2008 da oltre il 23% degli italiani, secondo dati Censis. Una fetta importante di cittadini che, convinti dell’efficacia delle cure non convenzionali (MNC), le utilizzano nonostante debbano pagarle di tasca propria. "Proprio perché sia le terapie che le visite non sono rimborsate dal Servizio sanitario nazionale e dunque non gravano sui bilanci pubblici, si stima che ciò possa far risparmiare al SSN, in termini di ricoveri e altre prestazioni evitate, ben 40 milioni di euro, come risulta da dati di Omeoimprese". Ad affermarlo è lo psichiatra e psicoterapeuta Paolo Roberti di Sarsina, esperto per le medicine non convenzionali del Consiglio superiore di sanità, co-direttore del corso di Alta formazione in Sociologia della salute e medicine non convenzionali dell’università di Bologna, fondatore e coordinatore del Comitato per le Mnc in Italia. "Nel nostro Paese – sottolinea l’esperto – operano nel settore omeopatico circa 30 aziende che impiegano oltre 1.200 dipendenti e l’Italia è il terzo mercato europeo dopo Francia e Germania. Il settore continua a crescere, con una media del 6-7% annuo nell’ultimo decennio

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