PRIMO TRAPIANTO DI RENE FRA PERSONE NON COMPATIBILI

PARMA  Un altro record italiano: dopo il trapianto multiplo (rene, cuore e fegato) in sequenza effettuato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, ieri è stato annunciato a Parma un trapianto di rene da vivente tra persone non compatibili per gruppo sanguigno. L’intervento è avvenuto grazie ad una tecnica immunologica che riduce gli anticorpi in grado di innescare il fenomeno del rigetto. L’uomo che ha ricevuto il rene dalla moglie è in buone condizioni, ha detto Umberto Maggiore, nefrologo dell’ospedale che ha seguito l’intervento. «L’incompatibilità del tipo ABO – ha spiegato il medico – è una delle classiche barriere che si hanno di fronte quando si programma un trapianto da donatore vivente. Il trapianto di rene in un soggetto AB0 incompatibile comporta infatti l’immediata aggressione da parte degli anticorpi del ricevente nei confronti dell’organo trapiantato, con conseguente rigetto». In questo caso la donatrice era di gruppo A-1 mentre il ricevente di gruppo 0. La tecnica utilizzata dagli immunoematologi all’ospedale di Parma ha seguito un metodo (chiamato aferesi) messo a punto in Svezia che consiste nel preparare il ricevente alcune settimane prima del trapianto riducendo ad un livello molto basso gli anticorpi che provocano il rigetto. I vantaggi della tecnica, spiegano gli esperti, risultano particolarmente rilevanti a causa della ridotta disponibilità di donatori cadavere. Inoltre i tempi di attesa per il trapianto da cadavere si sono infatti progressivamente allungati sino a superare i tre anni di media. 
Il Messaggero del 22/08/2008  ed. Nazionale  p. 12

af

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