Filctem territoriali di Milano, Firenze e Latina pongono al Dr. Magrini, DG AIFA, quesiti sul ruolo dell’informatore scientifico

Fare chiarezza su ruoli e mansioni degli Informatori Scientifici, nonché disciplinare figure che si propongono, a cavallo dei ruoli, nel tentativo maldestro di sfuggire a norme e controlli.

 

Quesito su Informazione Scientifica del Farmaco

Gentilissimo direttore Nicola Magrini
stante l’attuale legislazione, stante il nostro impegno continuo nel rappresentare le difficoltà affrontate quotidianamente dai lavoratori in oggetto durante l’espletamento di una funzione necessaria al Servizio Sanitario Nazionale, vorremmo porle alcuni quesiti in merito alla professione di Informatore scientifico del farmaco.

Premesso che:
• La legge 833/78 all’articolo 31 in merito all’informazione scientifica afferma che “Al servizio sanitario nazionale spettano compiti di informazione scientifica sui farmaci e di controllo sull’attività di informazione scientifica delle imprese titolari delle autorizzazioni alla immissione in commercio di farmaci.”. Aggiunge anche che “Il Ministro della sanità, sentito il Consiglio sanitario nazionale, viste le proposte delle regioni, tenuto conto delle direttive comunitarie e valutate le osservazioni e proposte che perverranno dall’Istituto superiore di sanità e dagli istituti universitari e di ricerca, nonché dall’industria farmaceutica, predispone un programma pluriennale per l’informazione scientifica sui farmaci, finalizzato anche ad iniziative di educazione sanitaria e detta norme per la regolamentazione del predetto servizio e dell’attività degli informatori scientifici.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una rivoluzione nel mondo dell’informazione scientifica, che rischia di subire un’accelerazione a causa della pandemia, con il tentativo, da parte di alcune aziende, di interagire con il medico prevalentemente da remoto, senza peraltro averne ben definito i contorni legali, né contrattuali; allo stesso tempo, per meglio raggiungere l’obiettivo, si stanno inserendo nel sistema nuove figure, che, nel tentativo di bypassare le regole istitutive del servizio di informazione scientifica, si sostituiscono, di fatto, all’attività dell’informatore scientifico.

In un tale contesto diviene necessario fare chiarezza su chi e come, debba svolgere l’attività di informazione scientifica presso il medico, tutelando in questo modo, come lei stesso ha tenuto a ribadire con la nota del 23/3/2021, la salute dei pazienti, “garantendo la libertà dei contenuti della informazione scientifica, di cui costituisce un corollario insopprimibile il rapporto diretto tra l’informatore scientifico ed il medico, rapporto che deve sempre svolgersi in piena libertà ed autonomia”.

Ciò premesso vorremmo avanzare i seguenti quesiti:

Gentilissimo direttore Magrini le sue risposte saranno utili per fare chiarezza su ruoli e mansioni degli Informatori Scientifici, nonché disciplinare figure che si propongono, a cavallo dei ruoli, nel tentativo maldestro di sfuggire a norme e controlli.

In attesa di un suo cortese riscontro, a disposizione per eventuali chiarimenti si porgono distinti saluti


N.d.R.: Abbiamo ricevuto e pubblicato il quesito, sopra riportato, di una Filctem CGIL territoriale al Dr. Nicola Magrini, Direttore Generale di AIFA, sull’attività di informazione scientifica. Il documento è stato condiviso e inviato anche dalla Filctem CGIL di Milano e di Firenze.

Auspichiamo che i quesiti posti siano motivo di riflessione da parte delle Organizzazioni Sindacali tutte e siano oggetto di una trattativa consapevole del ruolo degli ISF per il rinnovo del CCNL 

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