Ricette della mutua: da ieri i medici non specificheranno più il nome del farmaco

17:41 – Da oggi sulla ricetta del nostro medico non troveremo più il nome commerciale del medicinale, ma solo quello del principio attivo del farmaco. Tale indicazione (accompagnata, ovviamente, dagli altri elementi identificativi del medicinale: dosaggio, forma farmaceutica e, se necessaria, via di somministrazione) permetterà di ottenere la consegna, da parte del farmacista, il medicinale a carico del Servizio sanitario nazionale. La novità in base a quanto stabilito dalle norme già in vigore (articolo 11, c. 12, del decreto-legge n. 1/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 27/2012)

IL FARMACISTA CI DARA’ SEMPRE IL FARMACO MENO COSTOSO

Secondo la nuova normativa, il farmacista deve a fornire al paziente il medicinale che ha il prezzo più basso fra quelli in commercio. Solo se più medicinali hanno stesso prezzo, potrà consegnarne uno qualsiasi secondo la preferenza dell’assistito. Resta ferma la possibilità dell’assistito di chiedere al farmacista un farmaco a prezzo più alto, ma in questo caso dovrà corrispondere al farmacista la differenza fra i due prezzi.

SOLO IL MEDICO POTRA’ IMPORRE UN FARMACO SPECIFICO SCRIVENDO "NON SOSTITUIBILE"

Oggi in molti si chiedono: ma i farmaci sono veramente tutti uguali? Il fatto che siano composti dello stesso principio attivo ma abbiano un nome commerciale diverso non incide nell’efficacia? La risposta è tuttora controversa e oggetto di ampio dibattito. Sono molti i medici che sostengono che, no, i farmaci non sono tutti uguali. Addirittura affermano che cambiare medicinale, anche di identico principio attivo potrebbe creare inconvenienti . Insomma nel corso di una terapia già iniziata, l’impiego di un medicinale, simile a quello di altro medicinale, sia pur di ugual

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