Rimborsabilità farmaci: prezzo univoco europeo per contrastare furti e parallel trade

Il sistema potrebbe trovare giovamento da un sistema di rimborso legata all’efficacia reale del farmaco, ovvero un adaptive reimbursement.

by Lentano Ciro giugno 30, 2014 – Quelli che la farmacia magne

I recenti casi di furti farmaci e parallel trade rappresentano fenomeni a carico dei sistemi sanitari nazionali, particolarmente diffusi in Italia, mossi da un preciso scopo da parte dei grossisti e dei malvimenti, ovvero quello di poter spostare quote di commercio verso mercati sanitari dotati di rimborsabilità farmaci, per le specialità d’interesse, maggiori rispetto che al paese di provenienza, una situazione nota tanto al Governo italiano quanto a quelli dell’Ue e che troverebbe una semplice e celere soluzione nell’adozione del prezzo univoco europeo.

L’omogeneizzazione dei sistemi di pricing e  reimboursement rappresenterebbero il cambio dell’attuale sistema con vantaggi diretti principalmente agli stakeholders, il tutto partendo dalla considerazione che i farmaci non vantano particolari differenze tra i vari paesi Ue, sia nella distribuzione che negli effetti, se non negli organi di valutazione, ammissione e decisione del prezzo di rimborsabilità farmaci per i vari sistemi sanitari, aspetti che sarebbero attualmente sotto la lente di Aifa ed Ema al fine di poter individuare la soluzione migliore rispetto anche all’identificazione dell’outcome clinico, che potrebbe trovare giovamento da un sistema di rimborso legata all’efficacia reale del farmaco, ovvero un adaptive reimbursement.

Attualmente sarebbe quindi in corso un silente, ma presente, processo di revisione delle modalità di rimborsabilità farmaci sulla consapevolezza dei dubbi emersi dal sistema in vigore, decisamente debole non solo in merito al parallel trade ed ai furti farmaci verso mercati più remunerativi, ma anche nel cambio tra farmaco non innovativo, spesso totalmente rimborsato, rispetto a quello innovativo, che lo è soltanto parzialmente, spingendo quindi ad un rallentamento del processo sostitutivo, approccio quest’ultimo che incide nel lungo termine sugli effettivi costi della spesa farmaceutica spingendo all’aumento. Le autorità regolatorie dovranno quindi modificare molti degli attuali protocolli per poter conseguire un’ottimizzazione delle risorse e della distribuzione farmaceutica in un mercato in evoluzione che oramai spinge per il cambiamento.

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