Scandalo Parma. Inchiesta Pasimafi, niente libertà per il boss Guido Fanelli

L’ex primario della Seconda Anestesia e Rianimazione resta agli arresti domiciliari. Era stato arrestato l’8 maggio scorso

Da Mattia Bottazzi – Parma Report – 18/08/2017

È agli arresti domiciliari dall’8 maggio scorso, e ci rimarrà ancora. Rifiutata quindi la richiesta di scarcerazione richiesta dagli avvocati di Guido Fanelli, ex primario del reparto della Seconda Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Maggiore, principale protagonista dell’inchiesta Pasimafi che ha sconvolto la sanità parmigiana.

Dei 75 indagati nel processo, Fanelli è l’unico a cui non è ancora stata concessa la libertà. Troppo pesanti ancora le gravi accuse nei suoi confronti, in primis le mazzette per cui erano stati fatti entrare in ospedale farmaci e dispositivi medici, ma non solo. Tra gli elementi che hanno negato la revoca dei domiciliari ci sono anche i pranzi e le cene di Fanelli con alcuni manager di queste case farmaceutiche e i rapporti tra il boss e la società Spindal dei Grondelli, anche loro finiti ai domiciliari ma poi rilasciati.

E permangono altri reati che, almeno per ora, non permetteranno a Guido Fanelli di essere rimesso in libertà.

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