Sigma-Tau, sit-in sotto gli uffici di Passera e sabato nuovo corteo a Pomezia

La protesta iniziata questa mattina davanti all’ingresso dell’azienda farmaceutica con fischietti, bandiere e striscioni. Ora la manifestazione si è spostata sotto il ministero dello Sviluppo Economico

di FLAMINIA SAVELLI

Chiusi i cancelli, si sciopera ancora davanti alla sede della Sigma – Tau, l’azienda farmaceutica che dal prossimo gennaio metterà in cassa integrazione 569 persone. Questa mattina alle sei gli impiegati hanno occupato l’ingresso dell’azienda di Pomezia con fischietti, bandiere e striscioni e nel pomeriggio il sit-in si è spostato sotto il ministero dello Sviluppo Economico.

SOTTO IL MINISTERO

Ci partecipano non solo gli impiegati della sede di Pomezia ma anche gli informatori sanitari di tutti Italia. Si sono organizzati con treni e pullman per partecipare alla manifestazione che proseguirà fino a quando il ministro Corrado Passera non incontrerà le sigle sindacali: "Veniamo da Milano", raccontano due informatori sanitari "siamo qui non solo per dare sostegno ai colleghi della sede di Pomezia ma anche per difendere il nostro diritto al lavoro".

La protesta, che andrà avanti per tutta la giornata, è contro il nuovo piano di rientro dell’azienda e un primo tavolo di lavoro è stato già avviato la scorsa settimana con la Regione Lazio che ha aperto l’unità di crisi per vertenza nazionale. Questo ha deciso l’assessore alla Regione del Lavoro e della Formazione, Mariella Zezza: "Quanto è accaduto è gravissimo. I vertici della società non hanno informato la Regione di quanto stava accadendo e che 600 lavoratori erano a rischio. Nel nostro incontro – prosegue l’assessore Zezza – abbiamo avuto modo di parlare con la società ma anche con le sigle sindacali che si stanno battendo. Abbiamo subito aperto un tavolo di trattativa e la regione ha attivato l’unità di crisi mentre stiamo provvedendo a garantire anche gli ammortizzatori soc

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