Trasferimenti di valore. Le aziende farmaceutiche pubblicano i dati del 2016

Il Codice EFPIA (Federazione Europea delle Associazioni e delle Industrie Farmaceutiche) è un codice di condotta che impone a tutte le aziende che fanno parte dell’EFPIA e alle aziende che sono membri di associazioni che fanno parte dell’EFPIA (Farmindustria) di rivelare i trasferimenti di valore per operatori sanitari e le organizzazioni sanitarie (HCOs).

Le Aziende aderenti hanno pertanto adottato misure di trasparenza all’interno dei propri codici nazionali entro il 21 dicembre 2013. Le prime rivelazioni sono state effettuati entro il 30 giugno 2016, per i pagamenti effettuati nel 2015. Queste informazioni sono state pubblicate su una piattaforma pubblica, che può essere sul sito web della società o, in alcuni paesi, su una piattaforma centralizzata, con i dati provenienti da diverse società.

Il Codice sulla Trasparenza dell’EFPIA stabilisce le linee guida per la divulgazione di alcuni trasferimenti di valore nei confronti di operatori sanitari e organizzazioni sanitarie. Esempi di transazioni che devono essere divulgate comprendono: contributi ad organizzazioni sanitarie e compensi a fronte di consulenze scientifiche di operatori sanitari.

Il Codice EFPIA ed il Codice Deontologico di Farmindustria garantiscono un compenso appropriato ai medici e alle organizzazioni sanitarie coinvolte negli studi clinici al fine di progredire in ambito scientifico sull’utilizzo dei farmaci promuovendo al contempo la formazione degli operatori sanitari. Cioè portare una maggiore trasparenza a questo rapporto vitale fra azienda e operatori sanitari e di rafforzare la base per la collaborazione in futuro. Industria è essere proattivo. La collaborazione tra l’industria e gli operatori sanitari è ad esclusivo beneficio dei pazienti.

In Italia, la percentuale di consenso dei medici alla pubblicazione relativa al 2015 è stata molto elevata: superiore al 70%, in molte aziende anche all’80-90 e a volte al 100% di adesioni. È una risposta di grande presa di coscienza e responsabilità, da parte dell’industria e dei medici che hanno aderito all’iniziativa garantendo queste percentuali”.

Quest’anno (dato relativo al 2016) tra gli operatori sanitari, che hanno dato il loro consenso alla pubblicazione delle loro attività, nella maggioranza dei casi non si superano i 1.000 euro e solo di rado si trovano cifre superiori ai 3.000/4.000 euro.

Dati più significativi sono quelli relativi ai trasferimenti di valore alle organizzazioni sanitarie: per esempio AIOM (Ass. It. Oncologia Medica) ha ricevuto da MSD 1,4 milioni di euro, da Roche 332.966, da Janssen 149.000.

Nome ricorrente fra i beneficiari è l’Accademia nazionale di medicina di Genova che riceve un totale di 911.357,01 da Novartis (290.709,55 + 83.787,16), da Bayer (254.021,30) da Janssen (121.117) e cifre minori da Teva, Sanofi, Gilead, MSD, Hospira e Pfizer.

Altro nome ricorrente è quello dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sia di Milano che Roma con un trasferimento di valore di 702.770 da AstraZeneca, 104.300 da MSD e cifre minori da Gilead, Sanofi, Novartis, Roche e Menarini.

Federanziani ha beneficiato di 210.000 euro da parte di Pfizer per l’organizzazione di un convegno.

Conteggio a parte i contributi agli enti di consulenza per la formazione in cui spicca 1.712.010,64 euro ricevuti dalla Collage SpA di Palermo da Novartis.

Infine gli investimenti in Ricerca & Sviluppo che ammontano a 1,5 miliardi di euro

 

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