Trieste. Niente buchi in sanità, bonus ai manager

Carissimi tutti,

è trascorso più di un mese dalla bella assemblea del Frentani e cerchiamo di fare un bilancio su quanto è accaduto.

Il primo aspetto positivo è stato sicuramente il momento di confronto (il primo a nostra memoria) tra ISF di varie aziende, tutti legittimati dalla democratica elezione ad RSU, disposti a condividere la propria esperienza sindacale ed il modo in cui le rispettive azienda stanno affrontando l’attuale situazione.

Di positivo c’è stato che la Femca-CISL ha, successivamente, convocato una assemblea degli ISF iscritti quantomeno per ascoltarli e che il responsabile del comparto farmaceutico di Filctem-CGIL si è espresso con parole discordanti rispetto a dichiarazioni precedenti e un po’ più in linea con le posizioni condivise dai 30 del Frentani.

Premesso ciò altre notizie positive non ce ne sono, peraltro pensiamo che anche il documento diffuso dall’assemblea di Femca e le dichiarazioni del responsabile Filctem siano state esplicitamente improntate a prendere tempo per non cambiare i termini della questione.

Inoltre, a parte i noti siti di settore, il comunicato stampa che abbiamo diffuso a tutte le testate è stato snobbato. L’AIFA alla quale abbiamo inoltrato una richiesta di incontro per esprimere le nostre posizioni e fornire chiarimenti di tipo normativo non ci ha risposto. I vertici sindacali continuano ad operare come se la nostra categoria non esistesse. Ciò che è peggio è che il rinnovo del CCNL passerà nella stesura predisposta senza tener conto delle richieste di rettifica da noi proposte.

Ciò nonostante non vogliamo demordere e riteniamo, a maggior ragione ora, che abbiamo il dovere di mostrare compattezza ed unità. Per questo proponiamo alcune iniziative per le quali è opportuna una partecipazione ancora più numerosa e rappresentativa rispetto a quella del Frentani.

La prima, una nuova assemblea degli RSU-ISF da convocare per il 15 febbraio con la partecipazione anche di ISF di aziende assenti al Frentani. Sarà importante richiedere e pretendere la presenza dei sindacati. Lo scopo è quello di far “notare” la nostra presenza attraverso il nostro attivismo e, in quell’occasione, lanciare le iniziative successive.

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