USA. Martedì verrà attivato un database che registra i contatti tra medici e aziende farmaceutiche

Il sito è stato richiesto e voluto dalla recente legge federale di sanità, ed è stato ben accolto dai consumatori che, grazie ad esso, possono studiare da vicino le relazioni finanziarie dei medici con le aziende farmaceutiche.

martedì 30 settembre 2014 – Cervelliamo

Martedì prossimo prenderà vita per la prima volta un database federale che permetterà ai pazienti di controllare direttamente il lavoro sanitario dei medici ed ogni eventuale loro rapporto con produttori di droghe e farmaci illegali.

Si tratta di un database che metterà in mostra i legami finanziari del mondo medico con l’industria e le aziende farmaceutiche.

Il sito è stato richiesto e voluto dalla recente legge federale di sanità, ed è stato ben accolto dai consumatori che, grazie ad esso, possono studiare da vicino le relazioni finanziarie dei medici con le aziende farmaceutiche.

Rapporti che, talvolta, influenzano le pratiche di prescrizione medica.

Anche se queste informazioni sono disponibili altrove, l’innovazione di questo database sta nella presenza di dati che includono i pagamenti compiuti da ogni produttore farmaceutico e quelli riguardanti le quote di partecipazione dei medici nelle società.

Attualmente, però, il sito è messo in discussione dalle industrie farmaceutiche e dagli stessi medici, che affermano la presenza di problemi tecnici che potrebbero distorcere i reali dati.

Uno dei personaggi che ha personalmente avuto a che fare con errori da parte di questo nuovo sistema è il Dr. Raed Dweik, uno specialista polmonare.

Dal sito risultava, infatti, che l’uomo avesse ricevuto da una casa farmaceutica un pranzo di un valore di circa 50 dollari durante una presentazione presso la sua clinica.

Ma il dottore ha apertamente dichiarato di non essersi presentato al pranzo.

Dweik ha contestato questi contenuti al governo federale e non sa, adesso, cosa si potrà visualizzare sul sito.

Di una cosa è certo: la sua esperienza personale lo porta ogni giorno a mettere in guardia i suoi colleghi.

Ai medici 3,5 miliardi dalle case farmaceutiche: “Enorme conflitto d’interessi”

E’ quanto emerge dal nuovo rapporto previsto dalle regole sulla trasparenza dell’Obamacare, riportato dal Wall Street Journal

„Redazione TODAY 1 ottobre 2014“

Le case farmaceutiche e le aziende produttrici di dispositivi sanitari hanno pagato almeno 3,5 miliardi di dollari ai medici statunitensi negli ultimi cinque mesi del 2013. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto previsto dalle regole sulla trasparenza dell’Obamacare, riportato dal Wall Street Journal. Le nuove norme prevedono che pagamenti e regali a medici e ospedali siano resi pubblici.

A diffondere il rapporto è stata l’agenzia federale Centers for Medicare and Medicaid Services, con i primi dati rilasciati in base al Sunshine Act, previsto dalla riforma sanitaria Obamacare.

Nel 40% dei casi i beneficiari non sono identificati, con la motivazione di problemi nei dati. Si tratta di 546.000 medici e 1.360 cliniche universitarie, che hanno ricevuto da pasti gratuiti a compensi per consulenze e ricerche.

La spinta alla maggior trasparenza sui dati era nata dalla preoccupazione che i medici prescrivessero farmaci in base al denaro ricevuto dalle aziende. “I legami economici […] sono fonte di conflitti di interessi”, ha detto al Wsj il direttore dell’organizzazione pro-trasparenza Pew Prescription Project, Allan Coukell. Secondo le case farmaceutiche i pagamenti sono necessari per la ricerca e la comunicazione sull’uso dei prodotti.

 

Exit mobile version