VASELLA (NOVARTIS): “IN ITALIA AVANTI CON NUOVI PROGETTI”

«Vogliamo andare avanti con il nostro piano di investimenti in Italia». Daniel Vasella, presidente e a.d. del colosso farmaceutico Novartis, scandisce le parole con calma mentre riafferma la volontà del gruppo di ampliare la presenza nella Penisola. «Per noi il mercato italiano resta importante – dice Vasella – e intendiamo proseguire con i nostri progetti. Abbiamo in Italia le nostre attività nella farmaceutica ed abbiamo il polo internazionale dei vaccini a Siena, non vogliamo certo fermarci».
Per quel che riguarda Siena, appunto, Novartis nei mesi scorsi aveva espresso l’intenzione di attuare un piano di espansione ambizioso, sia nella Ricerca che nella produzione, con novi investimenti per centinaia di milioni di euro. Più precisamente, da un minimo di 100 milioni ad un massimo di 600 milioni. La cifra esatta ancora non c’è, dipenderà dalle varianti attuabili, ma Vasella intanto fuga i dubbi e respinge l’eventualità di uno stop all’espansione in Italia. «Alcune cose si stanno muovendo nel settore in Italia – dice il presidente di Novartis – e noi vogliamo naturalmente fare la nostra parte». Il numero uno del gigante svizzero vede la possibilità di un miglioramento del quadro italiano sia quel che concerne gli interlocutori della mano pubblica, sia per quel che riguarda le norme che regolano il settore. Certo Novartis, come altri gruppi, continua ad auspicare che anche in Italia venga dato più spazio alla innovazione e che il percorso per chi investe e per chi lancia nuovi prodotti possa essere più lineare. Ma intanto non si ferma.
Vasella spiega a Il Sole 24 Ore la linea di Novartis in un intervallo delle riunioni che si susseguono con buon ritmo nell’edizione di quest’anno del Novartis European Biocamp, un evento che mette a contatto giovani universitari con i dirigenti della Ricerca del gruppo. Quest’anno il Biocamp è stato anche l’occasione per l’annuncio di un contributo di Novartis di 25 milioni di franchi (16 milioni di euro) ai Politecnici di Zurigo e Losanna ed all’Università di Basilea, all’insegna della cooperazione tra industria ed accademia e del rafforzamento della formazione.
Sul versante dei risultati del gruppo, che è attivo sia nei farmaci su brevetto sia nei farmaci generici, Vasella resta abbastanza ottimista per il 2008, nonostante il quadro complesso dell’economia internazionale in questa fase. Nei primi sei mesi di quest’anno il giro d’affari del gruppo è salito a 20,6 miliardi di dollari (+11% rispetto ad un anno prima), l’utile netto è cresciuto a 4,6 miliardi di dollari (+13%). In Italia, Novartis ha registrato nel semestre un fatturato di 674 milioni di euro (+6%). Le risorse dedicate a Ricerca e Sviluppo ed agli investimenti nella Penisola hanno raggiunto nel periodo i 93 milioni di euro (+10%). Le sfide non mancano ed il punto resta l’innovazione continua, dicono Vasella ed i top manager Novartis. Nel mondo ed anche in Italia.               Lino Terlizzi BASILEA

Il Sole 24 Ore del 29/08/2008  ECONOMIA E IMPRESE  p. 21

af

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