Corte dei Conti. Nel 2026 previsti 3 miliardi di euro di payback da farmaci e dispositivi

Secondo le simulazioni della Corte dei conti basate sui dati dei primi quattro mesi dell’anno raccolti da Aifa, la spesa farmaceutica complessiva (convenzionata, acquisti diretti e gas medicinali) nel 2025 è destinata a raggiungere 24,097 miliardi di euro, a fronte dei 21,089 miliardi disponibili con il nuovo tetto del 15,55% del Fondo sanitario nazionale.

Economy – 18 novembre 2025

Lo sforamento atteso è quindi nell’ordine dei 3 miliardi. Tuttavia, la situazione varia molto tra i due comparti che compongono la spesa farmaceutica: acquisti diretti (farmaci ospedalieri): prevista una eccedenza di 3,8 miliardi; convenzionata (farmacie territoriali): atteso un avanzo, come ogni anno, di circa 793 milioni.

Poiché il payback si applica alla sola spesa diretta, le aziende farmaceutiche dovrebbero quindi versare circa 1,9 miliardi di euro – un importo elevato, ma inferiore alla soglia dei 2 miliardi superata nel 2024.

Pressioni sul Governo: richieste di un rialzo del tetto

Di fronte a cifre ancora così consistenti, le associazioni di settore – in primis Farmindustria – chiedono un intervento immediato nella manovra, proponendo un aumento del tetto di spesa almeno dello 0,5%, anziché dello 0,25% previsto.

Anche all’interno della maggioranza non mancano le proposte di modifica: un emendamento dei senatori Lotito e Paroli (Forza Italia) punta a incrementare i tetti progressivamente fino allo 0,7% dal 2028. I margini, tuttavia, appaiono stretti.

Biomedicale: tetto sforato di oltre 2 miliardi

La Corte dei conti ha aggiornato anche le proiezioni sulla spesa destinata ai dispositivi medici, basandosi sui dati certificati del 2024. Anche applicando il nuovo tetto del 4,6% previsto per il 2026, lo sforamento sarebbe pari a 2,214 miliardi di euro, con un payback per le imprese nell’ordine di 1,1 miliardi.

A tutto ciò si aggiunge l’arretrato del periodo 2019-2024, che ammonta a 10 miliardi di sforamenti totali, di cui 5 miliardi a carico delle aziende. Una cifra senza precedenti, che il settore considera ormai insostenibile.

Attesa per un segnale politico: governance ancora ferma

Il Governo, per ora, non si è espresso né sulla gestione dell’arretrato né sulla riforma complessiva della governance della spesa, per la quale il ministero della Salute avrebbe previsto un tavolo tecnico non ancora convocato.

Nel frattempo, in Parlamento circolano emendamenti che puntano almeno ad alleggerire l’impatto immediato del meccanismo, ad esempio: escludere dal payback le imprese con fatturato inferiore a 5 milioni di euro; incrementare ulteriormente i tetti anche per il 2027 e 2028 (+0,2%).

Nota: Ultimamente si è avuto il rialzo dei tetti – +0,25% per i farmaci e +0,20% per i dispositivi – che però risulta largamente insufficiente rispetto alla dinamica della spesa.

_________________________________________

Ripiano della spesa farmaceutica per acquisti diretti per l’anno 2024

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), all’esito del contradditorio con le aziende farmaceutiche svolto nei mesi precedenti, ha adottato la determinazione n. 1655, pubblicata sul sito istituzionale dell’Agenzia, concernente l’attribuzione delle singole quote di ripiano della spesa farmaceutica per acquisti diretti per l’anno 2024, attribuite ad ogni azienda farmaceutica titolare di AIC, ripartita per ciascuna regione e provincia autonoma, secondo quanto stabilito dall’art. 1, comma 580, della Legge n. 145 del 2018 (Allegati A, C e D).

Alla luce delle osservazioni pervenute, non sono state effettuate modifiche e pertanto gli oneri di ripiano nonché le rispettive quote di mercato per codice SIS restano invariati.

La determina, unitamente agli allegati, sarà efficace, come stabilito dall’art. 4 della stessa, dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del relativo avviso.

I dati che quantificano le quote di mercato e i relativi oneri di ripiano per l’anno 2024 sono consultabili nella sezione “Ripiano Spesa Farmaceutica per l’anno 2024” della piattaforma Spending-Pha, a cui le aziende possono accedere con le proprie credenziali.

Si rammenta che le aziende titolari dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio tenute al versamento dei suddetti oneri di ripiano, devono provvedere al pagamento degli importi dovuti entro 30 giorni dalla data di efficacia della determina.

Si precisa che tali importi sono posti a carico di ciascuna azienda farmaceutica e devono essere corrisposti alle singole Regioni secondo la ripartizione riportata nell’Allegato C, mediante versamenti sui conti correnti regionali, i cui riferimenti bancari sono riportati nell’Allegato H.

La causale dei suddetti versamenti dovrà contenere la dicitura “Det. AIFA- Ripiano spesa 2024” indicando il codice SIS della società debitrice.

A tal riguardo, si precisa che ogni azienda dovrà effettuare distinti bonifici/pagamenti riferiti a ciascun singolo codice SIS di propria titolarità, come indicato nell’Allegato C. Si invitano, pertanto, tutte le aziende interessate a non effettuare pagamenti cumulativi riferiti a più codici SIS.

L’avvenuto pagamento dovrà essere comunicato entro i successivi tre giorni lavorativi all’AIFA, con le seguenti modalità:

AIFA – Pubblicato il: 20 novembre 2025

Exit mobile version