MILANO – I malati cronici non dovranno più ripetere periodicamente visite e passaggi burocratici per ottenere il rinnovo del certificato di esenzione, che dà diritto a non pagare il ticket su prestazioni specialistiche ed esami necessari a tenere sotto controllo la patologia e a prevenire le complicazioni. A prevedere procedure semplificate sono nuove norme in vigore dal mese scorso (G. U. 8 febbraio 2013). Va chiarito che non cambiano i requisiti per ottenere l’esenzione dai ticket, che continua a essere prevista per le 56 malattie e condizioni croniche e invalidanti individuate dal D. M. n.329 del 1999 (modificato nel 2001).
DURATA – Ora, però, il nuovo decreto ministeriale, predisposto in accordo con le Regioni, stabilisce a livello nazionale la durata minima o illimitata dell’esenzione per ciascuna patologia cronica (GUARDA). «Finora decidevano le Regioni che hanno adottato soluzioni diverse, come continuano a fare per i ticket sui farmaci – dice Tonino Aceti, responsabile del Coordinamento nazionale associazioni malati cronici di Cittadinanzattiva -. Così è avvenuto che per una stessa patologia in alcune Regioni i pazienti dovevano rinnovare l’esenzione di anno in anno, in altre ogni sei mesi. Grazie alle procedure uniformi ora ci sarà equità tra i malati cronici e, nei casi in cui la malattia non può guarire, non saranno più costretti a districarsi tra adempimenti burocratici, certificati e lunghe attese per le visite di controllo».
REGOLE – Ma cosa prevede la norma? Per quelle malattie croniche per cui è prevista la validità illimitata dell’attestato (per es. ipertensione, insufficienza cardiaca, insufficienza renale cronica, aritmie cardiache, diabete mellito, ma anche insipido), nelle Regioni in cui i pazienti hanno già l’esenzione a vita la manterranno; dove, invece, era prevista per un periodo limitato, il certificato sarà aggiornato al momento della scadenza. Se l’attestato non è ancora scaduto, non occorre quindi precipitarsi all’Asl per l’aggiornamento del periodo di validità, che avverrà in occasione del rinnovo. La visita, però, va fatta prima che il certificato scada (ed è preferibile che coinc