Libero Mercato del 06/02/2008 , articolo di FABRIZIO GIANFRATE p. 10
Per i farmaci la Cina è vicina. Non ce ne accorgiamo, ma ci curiamo sempre più con medicine che percorrono la via della seta. Il Paese dell’uguaglianza maoista mutata nel turbocapitalismo di Stato, sublimazione assoluta delle partecipazioni statali, dal Pil a due cifre e con i successori del Grande Timoniere che al Fiume Giallo preferiscono Porto Cervo, produce tonnellate di materie prime farmaceutiche con cui le industrie occidentali assemblano pillole e sciroppi. È la globalizzazione, si sa. Se la bresaola Igt della Valtellina è al 100% di carne brasiliana, il principio attivo del noto antibiotico viene dal Guangdong. Niente dazi, per carità: chi li subisce si barrica a sua volta. Se lo facesse la Cina, che è tra i primi importatori mondiali e padrona del debito Usa comprando Bond con i dollari delle merci vendute agli stessi yankee, sarebbero amari. Però la Grande Muraglia deve avere qualche crepa se da lì viene anche la maggior parte dei farmaci falsi. Un mercato pernicioso da 60 miliardi di dollari e che raddoppia ogni due anni. Un medicinale su dieci nel mondo è contraffatto. Per lo più nel Celeste Impero. Tant’è che di recente il direttore dell’agenzia del farmaco cinese, scoperto ad intascare mazzette per avere autorizzato l’export di farmaci contraffatti letali, è stato fucilato (!) Colpirne uno per educarne cento, prescrive il Libretto Rosso. Chissà se tra i cento ci saranno anche i direttori delle agenzie di altri Paesi. Riportava il New York Times che alla recente fiera di Milano sulle materie prime farmaceutiche, tra le principali al mondo, esponevano oltre 500 aziende cinesi tra le quali diverse già indagate per contraffazione. Preoccupati, i produttori italiani, da sempre al top per qualità, si stanno dando un gran da fare per attivare l’Eu a prescrivere regole ferree sull’import extracomunitario. Con ispezioni e certificazioni. E sanzioni pesanti. Se no vince la legge di Sir Thomas Gresham. Dice che se i sistemi sono deboli la moneta cattiva scaccia quella buona. I nostri produttori. fabrizio.gianfrate@unife.it
Libero Mercato del 06/02/2008 , articolo di FABRIZIO GIANFRATE p. 10
FOTO: Zhen Xiaoyu il direttore dell’agenzia del farmaco cinese, scoperto ad intascare mazzette per avere autorizzato l’export di farmaci contraffatti letali, è stato fucilato