I Carabinieri raccontano cose da brividi: «quando va bene, i farmaci contraffatti non contengono il principio attivo. Quando va male, nascondono sostanze che non devono essere ingerite, come alcuni coloranti utilizzati nelle vernici stradali».
Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmaindustria, è impegnato in prima linea nella lotta al traffico di medicine false. «Ovvio che il problema nasce quando si acquista sul web, perché le nostre aziende distribuiscono solo attraverso i canali ufficiali. E la filiera è monitorata a monte e a valle. Collaboriamo con tutte le autorità, dall’Agenzia del farmaco alle Dogane, oltre che naturalmente con i Nas. La contraffazione è un business governato dalle organizzazioni criminali che danneggia due volte i pazienti, non solo perché se la terapia non è quella giusta può produrre effetti tossici, ma anche perché il calo del fatturato provocato dal mercato dei falsi riduce le risorse a disposizione della ricerca».
Gli effetti collaterali colpiscono anche le case produttrici. Certamente. Per le nostre aziende il danno è soprattutto d’immagine: se uno compra un prodotto contraffatto senza saperlo e sta male, poi magari finisce che non si fida più di quello originale.
I falsari sono sempre più abili, accorgersi del "tarocco" è complicato. Vero, le tecniche sono sempre più sofisticate. Noi però abbiamo fornito all’Agenzia delle dogane una banca dati con tutti i loghi, in modo che possano confrontarli con quelli stampati sulle confezioni controllate.
Un altro fenomeno in crescita è quello dei furti. Si verificano soprattutto nella fase di trasporto. Fermano il camion e razziano i prodotti. Da parte nostra forniamo tutti i codici delle partite rubate ai Nas, per aiutarli a intercettarle. Il problema non è tanto per noi, che siamo assicurati, ma ancora una volta per i destinatari. I farmaci vanno conservati in condizioni ambientali ben precise, non credo che i criminali le rispettino. Un pericolo in più per chi li acquista. Decisamente.
Bisogna aggiungere che nemmeno i laboratori illegali si curano delle basilari norme igieniche. Per avviare la produzione con un nuovo macchinario, noi abbi