Indagine FIMMG sull’informazione scientifica. Del tutto sgradito (88% del campione) appare il contatto telefonico orientato all’informazione scientifica sul farmaco

Il periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha travolto anche la consueta frequentazione degli studi medici da parte degli Informatori Scientifici del Farmaco (ISF), sottraendo al medico l’opportunità di essere aggiornato in quest’ambito e producendo a questo importante settore occupazionale difficoltà ed incertezze.

Nella consapevolezza che quello dell’informazione medico-scientifica sui farmaci rappresenti un servizio di elevata qualità, svolto da professionisti in grado di unire competenze tecniche e relazionali, che ha sempre saputo richiamare l’attenzione e l’interesse verso l’uso aggiornato di questi importanti strumenti per la professione, il 29 Maggio 2020 il Centro Studi Nazionale della FIMMG ha lanciato una survey tra i propri iscritti per comprendere l’orientamento dei medici circa una prossima ripartenza dell’informazione medico scientifica sui farmaci.

COMMENTI

La grande maggioranza del campione riferisce che il canale attraverso cui ha fruito prevalentemente dell’informazione sui farmaci è stato quello dell’accesso in studio dell’ISF (83%); a seguire vengono citati i convegni (42%), le riviste scientifiche/newsletter (42%) e la ricerca autonoma online di informazioni (37%).

Il campione riferisce che preferirebbe mantenere, fin dalle prossime settimane una modalità tradizionale con accessi dell’ISF con appuntamento durante l’attività di studio (40%; in particolare al Centro e al Sud, 44%) o in orari dedicati della settimana (36%); il 25% individua come possibilità formativa anche la frequenza di Seminari via WEB, l’accesso a portalie/o servizi informativi offerti dalla Aziende (26%), o a sessioni di audiovideo conferenza con ISF (25%; al Sud questa ipotesi è considerata dal 36% del campione).

Altrettanto positivo è il riscontro verso l’ipotesi di fruire di spazi dedicati alla relazione con uno specifico ISF su piattaforme gestite dalla Medicina Generale: il 70% del campione risponde sicuramente/probabilmente sì, in particolare al Sud (79%).

Del tutto sgradito (88% del campione) appare il contatto telefonico orientato all’informazione scientifica sul farmaco, da parte di un operatore sconosciuto di una azienda farmaceutica; i medici intervistati pensano che non rispetti la considerazione professionale di chi ha sinora svolto l’attività di ISF (80%), che non sia efficace dal punto di vista informativo (78%), che rispetti poco la considerazione professionale del medico (74%) e che non produca per il medico neanche risparmio di tempo (68%).

Dall’indagine emerge con evidenza come il MMG abbia mantenuto nel tempo un rapporto solido e proficuo con l’aggiornamento sui farmaci attraverso la figura dell’ISF.

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