AGCM. Colpire comportamenti di poteri forti, come la farmaceutica

Quando due aziende si fondono, o un’azienda ne compra un’altra, l’Antitrust verifica che la nuova impresa non abbia un eccessivo potere di mercato. Se ritiene che esistano rischi per la competizione può vietare la fusione o imporre misure che mitighino gli effetti anticoncorrenziali. [da AGCM]

Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, leggerà, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, la sua ultima Relazione al Parlamento. Chiamato a un’altissima funzione giurisdizionale europea, nel prossimo mese di ottobre il docente costituzionalista concluderà il ciclo della sua presidenza.

Cinque direttrici culturali e di policy hanno positivamente caratterizzato l’«era Pitruzzella». Fra queste l’uso, senza guardare in faccia a nessuno, dei poteri sanzionatori dell’Autorità per colpire i comportamenti (e le conseguenti rendite di posizione) di operatori economici forti, e anche fortissimi — dal campo delle telecomunicazioni a quello della farmaceutica, ad esempio — i quali invece che sulla competizione basata su qualità e innovazione, facciano leva sul rapporto col potere pubblico per ottenere privilegi oppure conseguano dei sovraprofitti abusando del loro potere di mercato. [da CORRIERE DELLA SERA del 8 luglio 2018]

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