Riders e ISF. I primi verranno pagati per le ore lavorate, i secondi… a “timbro”

È del maggio scorso la notizia che i sindacati dei trasporti di Firenze hanno firmato l’accordo con una azienda di “food delivery”,  per disciplinare l’attività dei propri “riders”. A questi lavoratori verrà così applicato il CCNL Merci, logistica e spedizioni che, tra le altre cose, prevede il pagamento delle ore effettivamente lavorate e non del numero delle consegne effettuate e stabilisce che “il rischio d’impresa, legato alla vendita dei prodotti e alle conseguenti consegne, non sia a carico dei lavoratori, bensì dell’impresa stessa”.

In questi giorni, grazie ad un collega molto preciso e attento, mi è capitato di visionare una moltitudine di “contratti” proposti a noi Isf, in cui si dava libero sfogo alla fantasia del committente: 2 ore al giorno per cinque giorni alla settimana, oppure tutte le ore che io, azienda, ritengo giuste a 400 euro al mese.

E poi: tu, lavoratore, mi paghi per mantenerti il posto e rinunci a quanto hai guadagnato. Ed ancora: ti riconosco le provvigioni solo se mi porti 12 timbri al giorno (i colleghi sanno di cosa parlo). Insomma , una vera galleria degli orrori.

E naturalmente automobile, benzina, parcheggi completamente a carico dell’ Isf.

È chiaro a tutti, credo, perché io abbia affiancato queste due categorie di lavoratori: gli informatori sono i nuovi “riders”, anche se sarebbe meglio dire “vecchi”, dal momento che per questi ultimi la situazione si sta, giustamente, evolvendo nella dignitosa direzione che tutti ci aspettavamo.

Se è ritenuto eticamente giusto che il “rider” venga retribuito in base alle ore lavorate, e non in base al numero di consegne, lo stesso deve valere per l’ISF che, al contrario, sempre più spesso viene retribuito in base al numero di scatolette prescritte.

La cosa paradossale di tutta la vicenda, che continua a riguardare la nostra professione, è che noi un CCNL che ci riconosca lo abbiamo da decenni e la nostra attività è altresì normata da una precisa legge dello Stato.

Il sindacato, per quanto riguarda l’ISF, ha la maggior parte del lavoro già svolto: dovrebbe indirizzare tutte le sue forze solo verso il ripristino della coerenza tra CCNL e Legge.

Francesca Boni


D.Lgs. 219/06 Articolo 125 – Campioni gratuiti

Comma 2. I campioni non possono essere consegnati senza una richiesta scritta, recante data, timbro e firma del destinatario.


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Interrogazione a risposta immediata in commissione. “Ministro intende assumere iniziative sulla professionalità dell’informatore scientifico del farmaco, anche attraverso un adeguato inquadramento contrattuale, al fine di preservare il diritto alla cura del cittadino?”

ISF con contratto da metalmeccanico

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