

“Accogliamo positivamente la notizia della cessazione della procedura di licenziamento collettivo per le lavoratrici e i lavoratori della Nerviano Medical Sciences. Nei prossimi giorni sarà formalizzata in Regione Lombardia e si determineranno le modalità di erogazione della Cassa Integrazione strumento con il quali si intende riaccompagnare il processo di reindustrializzazione”: hanno affermato le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uilal termine dell’incontro al Ministero dell’Impresa e del Made In Italy questa mattina per la Vertenza NMS.
“L’interesse avanzato per il centro di ricerca di Nerviano con le sue alte competenze di un soggetto industriale quotato in borsa apre a prospettive che potrebbero ridare un futuro al sito. Abbiamo chiesto al MIMIT la garanzia che il Tavolo ministeriale rimanga aperto e monitori insieme a noi le fasi di avanzamento del progetto. Auspichiamo che entro i prossimi sei mesi si possa concludere positivamente questa vertenza”: hanno concluso.
Nms, niente più esuberi: c’è un possibile acquirente
Stop ai licenziamenti e trattativa con un nuovo soggetto industriale. Sindacati: “Il ministero continui a monitorare ogni passaggio”
Davide Colella – 10 dicembre 2025 – Collettiva
È stata bloccata la procedura di licenziamento che aveva messo a rischio chimici e biologi di Nerviano Medical Sciences, l’eccellenza italiana della ricerca oncologica farmaceutica. A dare la notizia, al termine dell’incontro con l’attuale proprietà nel Parlamentino del ministero delle Imprese e del made in Italy, è il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli. “Si tratta di una notizia positiva – dichiara ai microfoni di Collettiva –. Nei prossimi giorni la Regione Lombardia formalizzerà la cessazione della procedura e definirà le modalità della cassa integrazione, pensata come ponte per accompagnare la reindustrializzazione del sito”.
LE PAROLE DEI SINDACATI E L’APERTURA CON IL MIMIT
I sindacati parlano di una fase nuova, ma non semplice. Chiedono che al Mimit il tavolo resti aperto e che il ministero continui a monitorare passo dopo passo il progetto. La certezza, al momento, è che lavoratrici e lavoratori non saranno più oggetto di alcun licenziamento – anche se l’azienda ha paventato sei esuberi sui quali si aprirà in seguito una discussione – un risultato definito comunque di grande valore dopo mesi di tensioni e appelli pubblici.
L’INTERESSE DEL NUOVO SOGGETTO INDUSTRIALE
A cambiare il quadro è soprattutto l’interesse di un gruppo industriale quotato in borsa, intenzionato ad acquisire le attività di Nms. Falcinelli spiega che le procedure sono già state avviate e che l’interlocuzione con la proprietà dovrà chiarire se si arriverà davvero a un accordo definitivo. Per il leader della federazione dei chimici Cgil è una questione strategica: l’attività di ricerca di Nerviano resta fondamentale per il Paese e un nuovo soggetto industriale potrebbe garantirne il rilancio.
SEI MESI PER CHIUDERE LA VERTENZA
Per i sindacati l’obiettivo è chiaro: arrivare entro sei mesi alla conclusione positiva della vertenza. Il futuro del principale centro di ricerca oncologica del Paese dipende da questo passaggio. Dopo lo stop ai licenziamenti, ora la partita si gioca tutta sul progetto industriale e sulla capacità del sistema istituzionale di sostenerlo senza perdere altro tempo.

Comunicato MIMIT
NMS: investitore pronto all’acquisizione, azienda comunica il ritiro del licenziamento collettivo
Urso, “progresso significativo in vertenza complessa”
Importanti novità per il futuro della Nerviano Medical Sciences (NMS), il centro di ricerca oncologica lombardo che a settembre aveva avviato una procedura di licenziamento collettivo per 73 ricercatori su 123.
Durante il tavolo al Mimit è stato annunciato l’interesse di una società estera all’acquisizione del perimetro aziendale oggetto di dismissione.
“Registriamo progressi significativi in una vertenza complessa. La priorità resta la tutela dell’occupazione e la salvaguardia di un presidio di ricerca di altissimo livello”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso.
La nuova possibile prospettiva industriale prevederebbe il rilancio del ramo aziendale da dismettere e la ricollocazione della maggior parte dei lavoratori.
In attesa di approfondire e finalizzare il percorso di reindustrializzazione, l’azienda ritirerà la procedura di licenziamento collettivo e chiederà la cassa integrazione per assicurare la continuità occupazionale dei dipendenti durante la transizione.
Il Mimit ha confermato il proprio impegno a seguire da vicino l’evoluzione della trattativa, mantenendo attivo il tavolo di monitoraggio e un confronto costante con tutte le parti coinvolte.
Nota: Per il momento, non è stato reso noto il nome della società interessata all’acquisto





