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Codacons, generici poco prescritti. Simg: posizione discutibile

Nei primi nove mesi dell’anno i generici puri (non branded) rimborsati dal Ssn hanno totalizzato il 15,3% dei consumi di fascia A. È quanto emerge dai dati dell’Osmed sul consumo di equivalenti in Italia. Troppo poco per il Codacons che chiede al ministro della Salute Ferruccio Fazio, un decreto che commini sanzioni ai farmacisti che non li consigliano e ai medici che non li prescrivono. A difesa dei medici interviene Saffi Ettore Giustini (nella foto), responsabile dell’area Farmaco della Simg: «In realtà i dati dell’Osmed disegnano una tendenza prescrittiva che può essere considerata positivamente. Il problema di un ulteriore incremento delle ricette con generici, in ogni caso, deve fare i conti con l’irrisolto nodo della sostituibilità in farmacia: finché i pazienti continueranno a ricevere di mese in mese confezioni diverse dello stesso farmaco, il medico farà sempre fatica a prescrivere un off patent». Anche per Fimmg l’intervento del Codacons è fuori dalle righe: «L’associazione può chiedere quello che vuole» afferma il segretario nazionale del sindacato, Giacomo Milillo «comunque non sono loro a decidere sulle politiche del farmaco da perseguire. Il generico va certamente sostenuto ma c’è poi da chiedersi quale efficacia possa avere un provvedimento come quello invocato, non credo che così si aiutino gli equivalenti».

DoctorNews – 16 dicembre 2010

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