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COSI’ TRASFORMERO’ LA ROCHE NEL NUMERO UNO DI BIG PHARMA

Il fatturato è salito del 10% ed è il settimo anno consecutivo di aumento a doppia cifra – Una fitta rete di rapporti con università, realtà locali e piccoli centri di ricerca – L´acquisto dell´americana Ventana decisivo per entrare nel settore della diagnostica

Determinato, giovane, ma con una lunga esperienza alle spalle. E´ Severin Schwan, il nuovo Ceo del gruppo Roche, il colosso svizzero leader nel campo della farmaceutica e della diagnostica. A marzo, alla fine dell´anno fiscale, sostituirà l´attuale Ceo Franz Humer, che manterrà solo la carica di Presidente del gruppo. Austriaco, 40 anni (non siamo mica in Italia) Schwan ha diretto con successo la divisione Diagnostic di Roche fin dal 2006. Lascerà il suo posto al Ceo di Ventana Medical Systems, l´azienda americana (con base a Tucson, in Arizona) specializzata in nel campo della diagnostica su tessuti da pochissimo acquisita da Roche. L´acquisizione, a lungo inseguita dallo stesso Schwan, è stata sancita dalla stipulazione di un accordo per un´offerta pubblica d´acquisto per il valore di 3 miliardi e quattrocento milioni di dollari. Un´operazione di certo costosa, ma giudicata positivamente dagli analisti, che la ritengono di grande importanza strategica per il gruppo svizzero. L´operazione verrà completata nel secondo trimestre del 2008, come ha rassicurato Schwan durante la presentazione del bilancio per l´anno 2007. Bilancio positivo: rispetto al 2006, l´utile netto è cresciuto del 25% a 11,4 miliardi di franchi svizzeri, l´utile per azione del 20% a 11,85 franchi e l´utile operativo del 22% a 14,5 miliardi. L´aumento di dividendo proposto è pari al 35%, da 3,40 a 4,60 franchi. Si tratta del 21esimo anno consecutivo a dividendo in crescita, e il settimo in cui si registra un´aumento a doppia cifra del fatturato: il 10% quest´anno.
Mr. Schwan, a marzo lei diventerà il nuovo Ceo di Roche. Com´è secondo lei il momento per il vostro gruppo?
«Roche è un gruppo molto solido, leader mondiale nel campo della farmacologia oncologica. Il 2007 ha confermato la nostra capacità di crescita, che ha superato abbondantemente quella dei nostri competitori e anche quella del mercato di riferimento. E prevediamo di mantenere il trend di crescita anche per i prossimi tre anni. Sono molto contento di iniziare il mio nuovo ruolo in questo momento».
Ci spiega la vostra linea nelle acquisizioni, a partire dall´operazione appena conclusa con la Ventana?
«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto l´accordo con Ventana. E´ un modo eccellente per diversificare il portfolio di attività e la forza del nostro settore di ricerca. Forniremo a Ventana risorse in più, soprattutto nel settore della ricerca e dello sviluppo. E la loro tecnologia ci permetterà di crescere nel settore della diagnostica su tessuti, molto importante per Roche. Non c´è dubbio che questo sia un campo in cui Roche vuole investire, perché in grado di apririci nuove opportunità anche nel campo farmacologico. L´acquisizione è infatti in linea con la politica di Roche, da tempo attiva nella "personalized medicine", ovvero nella sinergia fra diagnostica molecolare e farmacologia per ottenere trattamenti "individualizzati" per ogni paziente».
Quale vantaggio offre ai pazienti questa tecnica?
«Uno dei problemi storici dei trattamenti farmacologici è che l´efficacia di uno stesso prodotto varia molto da paziente a paziente. Detta più semplicemente, a volte ci si trova di fronte a persone con cui un farmaco, di successo negli altri casi, non funziona. Ma gra

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