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Guai a chi tocca la casta

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Guai a chi tocca la casta

I medici di famiglia sono sulle barricate contro la riforma della professione. Per salvaguardare la nostra salute o i loro privilegi?

I medici di medicina generale minacciano lo sciopero se verranno accolte dal ministro Balduzzi le proposte di riforma della rete dei dottori di famiglia proposte dalle regioni. Peccato: perdono una buona occasione per cominciare a discutere della modernizzazione della loro professione che tanto impatta sulle nostre vite. Mettiamo in ordine le cose.

– la settimana scorsa, come abbiamo raccontato, il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha scritto nel suo progetto di riforme sanitarie una piccola rivoluzione: i medici di famiglia dovranno organizzarsi per mettersi insieme in ambulatori attivi H24, 365 giorni l’anno (o giù di lì), attrezzati di piccola strumentazione diagnostica di routine, di modo da poter assistere i pazienti in tutte le piccole emergenze oltre che nella prevenzione attiva delle malattie. In questo modo si scaricano i pronto soccorso, si risparmia, e si dà ai malati il conforto intelligente di un’assistenza più personalizzata e integrata.

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