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Napoli. La pista delle tangenti: indagini sulla onlus del Pascale

Hanno trovato il finanziamento, credono di aver chiuso il cerchio: diecimila euro sul conto corrente di una fondazione che farebbe capo al primario del Pascale finito agli arresti domiciliari due giorni fa. Una novità confermata in queste ore (… omissis …)

Stando alle ultime acquisizioni, un versamento sul conto corrente della Fondazione risale di sicuro all’ottobre del 2015, parliamo di una dazione di diecimila euro: siamo nello stesso periodo in cui Izzo al telefono con l’informatore Marco Argenziano parlava del farmaco Nexavar, in una conversazione che viene indicata come un elemento utile a sostenere l’accusa di corruzione. In sintesi, il rappresentante della Bayer avrebbe offerto 10mila euro (una «elargizione liberale», un dono) a Izzo, in cambio dell’acquisto del farmaco salvavita.

Acquisti raddoppiati da un anno all’altro – dicono gli inquirenti – ora c’è anche il tracciato bancario. Quanto basta a spingere la Procura ad alzare il tiro e a compiere altre verifiche: accertamenti in corso sul conto corrente dedicato alla Onlus, c’è esigenza di trasparenza, alla luce di una domanda. Quel finanziamento alla fondazione amici del Pascale è una tangente mascherata da liberalità?

Articolo completo su Il Mattino di Napoli di Giovedì 9 Marzo 2017, di Leandro Del Gaudio

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Redazione Fedaisf

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