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«Salvate la Merck». Anche una lettera all’ambasciata Usa

PAVIA. Hanno scritto anche all’ambasciatore americano, chiedendo di intervenire sull’azienda statunitense. Ci si muove in tutte le direzioni per cercare una soluzione al caso Merck, la multinazionale farmaceutica che ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Pavia entro il 2014. Anche per questo i sindacati hanno inviato una lettera alla più alta autorità Usa in Italia.

«Proprio l’ambasciata americana a febbraio aveva organizzato un convegno sul mercato farmaceutico italiano – spiega Giorgio Mercuri , della Filctem Cgil– sottolineando in quell’occasione l’interesse degli Stati Uniti per il mercato farmaceutico italiano, che vale circa cinque miliardi». Nello stesso convegno si era anche detto, dicono sempre i sindacati, che le imprese farmaceutiche americane volevano concorrere alla ripresa dell’economia in Italia. «Alla luce di queste frasi – dice ancora l’esponente sindacale – ci pare quantomeno incoerente che, a pochi mesi di distanza da quel convegno, la multinazionale americana annunci di voler chiudere l’ultimo stabilimento produttivo che possiede in Italia».

La lettera all’ambasciata Usa è stata inviata dai sindacati giovedì scorso. «Per ora non abbiamo avuto riscontri – dice Mercuri –. Nella stessa occasione però abbiamo scritto anche al premier Letta e ai ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro e della Sanità». Anche perché se ci dovessero essere notizie positive sullo stabilimento di via Emilia, è più probabile che queste arrivino da Roma piuttosto che da Pavia. «Il mercato sanitario è estremamente regolato dallo Stato, anche perché ha a che fare con il diritto alla salute – sottolinea Alan Ferrari, deputato pavese del Pd –. Per il futuro rimane speranza e e preoccupazione: vedremo se da parte di Merck international ci saranno aperture dopo l’appello lanciato ai vertici americani dopo l’incontro al ministero».

Ad oggi però non si sa ancora se alla prossima riunione del tavolo ministeriale parteciperanno anche gli americani. E voci non confermate danno come possibile uno slittamento del prossimo incontro alla prossima settimana.

@GabrieleConta

02 luglio 2013 – La Provincia Pavese

 

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