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Cala il numero di brevetti depositati

Il numero di brevetti depositati dalle grandi aziende farmaceutiche è in preoccupante calo: il reintegro delle pipeline nel prossimo decennio sta dunque diventando un obiettivo sempre più inarrivabile per Big Pharma, evidenzia un’analisi di Withers & Rogers, studio legale londinese specializzato in proprietà intellettuale.

La ricerca mostra che nel 2009, solo 129 ‘famiglie’ di brevetti farmaceutici sono stati depositate nei mercati più importanti dalle prime 10 aziende del mondo, in calo dalle 189 del 2007, riporta il ‘Financial Times’. I dati rendono conto, dunque, di una crisi della produttività in ricerca e sviluppo del settore, oltre che del passaggio progressivo d’interesse delle imprese dalle piccole molecole sintetiche ai prodotti biologici, che nel 2009 erano protagonisti nel 60% dei brevetti proposti.

Per Nicholas Jones, partner di Withers & Rogers, "mentre le richieste di registrazione di brevetti sono calate, forse per le attuali condizioni economiche incerte e per la crescente pressione dei costi, dovuta soprattutto alla scadenza della protezione commerciale su prodotti blockbuster, l’interesse nei confronti dei farmaci biologici è rimasta molto alta".

Fra i motivi, il fatto che questi medicinali hanno un bersaglio preciso e che sono più facilmente e più a lungo difendibili dall’arrivo delle versioni generiche.

22 marzo 2012 – Barbara Di Chiara – PharmaKronos

 

 

 

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