Archivio Storico

Competenze infermieristiche, no dei medici. Troise (Anaao): ci vuole una legge

La Regione Liguria mira a tagliare la spesa farmaceutica puntando soprattutto sui farmaci a brevetto scaduto, sul monitoraggio dei farmaci dispensati e sull’appropriatezza prescrittiva, non si parla di distribuzione diretta, anche se è ciò che temono i titolari di farmacia. «Il Piano per la spesa farmaceutica 2013-2014» sottolinea Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma Liguria «parla solo di ottenere risparmi grazie a un maggior ricorso di farmaci fuori brevetto, per esempio a giugno ne scadranno altri tre. E confidiamo che, per rispettare il nuovo tetto per la spesa convenzionata, inferiore di due punti percentuali a quello del 2012, non si opti per la strada della distribuzione diretta. Si andrebbe a erodere un fatturato che, come si dice in questi casi, ha già dato, come dimostrano i dati del primo trimestre 2013 che registrano un -7,48% rispetto al primo trimestre 2012». Il piano della Regione fa riferimento anche alla spesa ospedaliera, dove gli interventi annunciati comprendono il monitoraggio delle specialità prescritte, programmi per l’incremento dell’appropriatezza e gare di acquisto centralizzate. «Abbiamo attivato vie legali» conclude Borachia «per contestare la metodologia delle scelte avanzate dalla giunta regionale. Abbiamo avuto un incontro con l’assessore ed è evidente che la Regione deve fare tagli. Ma la diretta è già stata molto implementata, ma ci sono ragioni per ritenere che il risparmio ottenuto sia poco reale e tralasciando i costi sociali, non offre un reale vantaggio economico. Ma il problema è che prevalgono scelte ideologiche e non valutazioni sul reale risparmio».

26 aprile 2013 – Farmacista33

 

 

 

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio
Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco