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CONTRATTO CHIMICI 2016-2018: siglata ipotesi d’accordo. L’aumento complessivo è di 100 euro

Una novità di rilievo: il contratto prevede la verifica annuale degli eventuali scostamenti inflattivi. Miceli, Colombini, Pirani: ‘Un segnale di responsabilità utile per riaprire il tavolo confederale e gli altri tavoli di categoria. Una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori’

Giovedì 15 Ottobre 2015 – FILCTEM

Dopo una lunga trattativa durata tutta la notte, questa mattina, giovedì 15 ottobre alle 9,00 tra le associazioni imprenditoriali Federchimica, Farmindustria (entrambi associate a Confindustria) e i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2018 del settore chimico-farmaceutico (più di 171.000 i lavoratori interessati, impiegati in quasi 3000 imprese, il 90% delle quali piccole e medie), oltre due mesi prima della scadenza naturale del 31 dicembre 2015.

L’intesa sottoscritta prevede un aumento medio sui minimi di 90 euro (cat. D1), distribuiti in tre “tranche”: la prima di 40 euro dal 1 gennaio 2017; la seconda, 35 euro dal 1 gennaio 2018; la terza, 15 euro dal 1 dicembre 2018.In sostituzione della tranche di incremento del trattamento contrattuale mensile prevista dal vigente ccnl per il mese di ottobre 2015, sarà erogato un E.d.r. (Elemento distinto della retribuzione) di pari importo: tale importo sarà erogato fino al 31 dicembre 2016, per poi cessare definitivamente.Ma la vera novità dell’intesa è la verifica annuale dei minimi agli eventuali scostamenti rispetto all’inflazione: a partire dal 2017, nel giugno di ogni anno, si riscontrerà lo scostamento di inflazione relativo all’anno precedente tra il consuntivo Istat e la previsione utilizzata in fase di rinnovo.”Poiché eravamo consapevoli di rappresentare il punto più alto della contrattazione nel paese, abbiamo accettato (e vinto) la scommessa – fanno rilevare soddisfatti Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil – di fare il contratto in tempi brevi. Un segnale di responsabilità – proseguono i leader sindacali – oltremodo utile per riaprire il tavolo confederale e gli altri tavoli di categoria, che i sindacati e le imprese chimiche e farmaceutiche offrono al paese; una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore, del welfare contrattuale, della prestazione lavorativa proprio in un comparto che ha saputo dare risposte innovative anche attraverso il rinnovo contrattuale”.

Il testo dell’ipotesi d’accordo

Imprecisioni al testo

Comunicato stampa Filctem, Femca, Uiltec

I primi commenti della stampa

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UGL Chimici, FAILC-CONFAIL, FIALC-CISAL. Contratti, Ulgiati: “Soddisfazione per accordo su rinnovo chimico-farmaceutico”

E’ la dimostrazione che le parti sociali ricoprono ancora un ruolo essenziale.

Data: 15/10/2015 – UGL

“Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto questa notte con la firma dell’ipotesi di rinnovo del ccnl chimico e chimico-farmaceutico per il triennio 2016-2018”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Chimici, Luigi Ulgiati, al termine della trattativa, spiegando che “con l’aumento medio di 90 euro a regime, diviso in tre tranche, garantiamo ai lavoratori un buon sostegno economico, mantenendo il regime di adeguamento all’indice Ipca ma con l’importante novità di prevedere aggiornamenti annuali verificando lo scostamento di inflazione relativo all’anno precedente tra il consuntivo Istat e la previsione fatta. Così come – prosegue – sul versante normativo continuiamo a puntare sulla previdenza integrativa, chiarendo inoltre l’applicazione delle norme sui controlli a distanza del Jobs Act, sulle quali abbiamo sempre espresso riserve”.
“In un momento molto difficile, nel quale si mette in dubbio il ruolo del sindacato e dei corpi intermedi nel favorire la coesione sociale ed economica – conclude -, aver siglato questo contratto è un’importante dimostrazione del fatto che le parti sociali ricoprono ancora un ruolo essenziale nel coniugare le esigenze di lavoratori e imprese e che sono capaci di dare risposte rapide e concrete”.

Accordo ccnl chimico-farmaceutico triennio 2016-2018

Accordo ccnl chimico-farmaceutico 90 euro triennio 2016-2018

Data: 15/10/2015 – UGL

ccnl chimici riinnovoAccordo ccnl chimico-farmaceutico 90 euro triennio 2016-2018
Dopo oltre 16 ore di trattative ininterrotte, nella mattinata di oggi si è raggiunto l’accordo sul rinnovo del ccnl chimico-farmaceutico. Non è un accordo improvviso o a sorpresa, ma il frutto di intensi e proficui confronti che hanno accompagnato la discussione tra le parti nel corso di tutta la vigenza contrattuale anche attraverso gli appuntamenti dell’Osservatorio Contrattuale.
La parte economica sui minimi a livello D1 prevede un incremento di 90 euro suddivise in tre tranches:
• 40 euro da gennaio 2017
• 35 euro da gennaio 2018
• 15 euro da dicembre 2018
In sostituzione della tranche prevista dal vigente ccnl per il mese di ottobre 2015, sarà erogato un elemento distinto della retribuzione (EDR) di pari importo, lo stesso sarà erogato fino al 31/12/2016.
Dal 31 dicembre 2016 sarà abolito il premio presenza previsto dal ccnl e lo stesso sarà inserito nel premio di partecipazione con modalità e contenuti definiti dalla contrattazione aziendale.
Dal 1 marzo 2017 abolizione trattamento economico per la Pasqua ed a compensazione, l’aliquota contributiva Fonchim a carico dell’impresa sarà aumentata dello 0,25% a favore dei lavoratori iscritti. Inoltre sempre dal 1 marzo 2017 l’indennità di turno notturno in cifra fissa (art.9) sarà aumentata di 2 euro.
Stabilita in fase di stesura una semplificazione delle norme contenute nel ccnl.
Valorizzazione della contrattazione di secondo livello, importanti novità previste su formazione, sicurezza, salute e ambiente, diritti e tutele.
Il documento sottoscritto tra le parti è consultabile sul sito www.uglchimici.it

Roma, 15 ottobre 2015
La Segreteria Nazionale
UGL Chimici

Notizia correlata: Federchimica. RINNOVATO CCNL CHIMICO FARMACEUTICO 2016 – 2018

Cgil e Filctem, difeso il potere d’acquisto dei salari

Redazione Fedaisf

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