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Da oggi attivi i nuovi “tutor”. La mappa

Da Sud a Nord tutte le tratte coperte dal nuovo dispositivo SICVE-PM

Da oggi, su 22 tratte autostradali, sono di nuovo attivi i rilevatori di velocità media comunemente conosciuti come Tutor e ora denominati SICVe-PM. Di certo un ridimensionamento, considerando che prima il vecchio sistema copriva quasi 2.500 km di strada, ma la Polizia stradale afferma che presto si aggiungeranno anche altri tratti. Andiamo allora a vedere nel dettaglio e in maniera interattiva dove, attualmente, la velocità massima consentita sarà controllata elettronicamente.

Dal Centro al Nord

Partiamo dal Centro, andando verso Nord troviamo copertro il tratto della A1 dall’allacciamento della diramazione Roma Nord fino a Ponzano Romano e poi da Ponzano Romano fino a Magliano Sabina e ancora da Magliano Sabina fino a Orte. Rimanendo sulla A1 si salta fino alla tratta Fiorenzuola-Badia (sulla direttissima) in entrambe le direzioni e poi nei nel tratto da Sud a Nord fra Reggio Emilia e Campegine e fra Campegine e Parma.

Sui due mari

Rimaniamo al Nord, ma andiamo verso l’Adriatico dove il sistema SICVe-PM funziona nelle tratte della A14 fra Valle del Rubicone e Cesena in entrambe le direzioni; mentre, andando verso Sud, fra Faenza e Forlì e fra Valle del Rubicone e Rimini Nord. Cambiamo mare di riferimento e ci spostiamo sulla A10 dove sono coperti, in entrambe le direzioni i tratti fra Albisola e Celle Ligure.

Dal Centro al Sud

Partendo dal Centro e andando invece verso Sud la velocità è controllata, sulla A1 fra l’allacciamento Roma Sud e Colleferro e fra San Vittore e Caiannello. In direzione opposta, tornando verso Roma, fra  San Vittore e Cassino; fra Cassino e e Pontecorvo e fra Colleferro e Valmontone;  Sulla A16 troviamo i rilevatori attivi fra Baiano e Avellino Ovest in entrambe le direzioni; mentre, andando verso Sud, fra allacciamento A1/A30 e Nola e, sulla A30, andando verso Nord, fra Sarno e Palma Campania.

Limiti e Multe

Ricordiamo dove non è diversamente indicato dalla segnaletica che, in autostrada, il limite di velocità massima per le auto è di 130 km/h che in caso di precipitazioni atmosferiche scende a 110 km/h. vediamo ora le sanzioni per chi supera questo limite:

  • fino a un massimo di 10 km/h è prevista una multa che va da un minimo di 41 euro a un massimo di 168 euro;
  • tra i 10 km/h e i 40 km/h  è prevista una multa che va da 168 a 674 euro e la decurtazione di 3 punti sulla patente;
  • tra i 40 km/h e i 60 km/h  è prevista una multa compresa tra i 527 e 2.108 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente. Oltre alla sospensione della patente per un periodo che va da uno a tre mesi (tra otto e diciotto mesi in caso di recidiva in un biennio);
  • oltre i 60 km/h dal limite di velocità è prevista una multa che va da 821 a 3.287 euro e la decurtazione di 10 punti sulla patente. Oltre la sospensione della patente per un periodo che va da sei mesi a un anno e la revoca se questo tipo di infrazione viene ripetuta due volte in un biennio.

Inoltre le violazioni commesse tra le 22:00 e le 7:00 sono aumentate di 1/3 e alla terza violazione commessa in un anno che comporta la decurtazione di almeno 5 punti sulla patente è prevista la revisione della patente.

it.motori di Francesco Stazi – 27 luglio 2018

Il nuiovo sistema TUTOR

Tutti i veicoli vengono registrati da telecamere montate sulle “porte” (gli archi metallici che passano sopra la carreggiata e che già ospitavano il Tutor): una volta in entrata e una volta in uscita. La distanza percorsa divisa per il tempo impiegato a percorrerla fornisce il dato della velocità media, che non deve essere superiore al limite autostradale prescritto per quel tratto (quindi non per forza 130 km/h), scarto incluso.

La metodologia di funzionamento del SICVe-PM riduce praticamente a zero la possibilità di confondere due veicoli in transito, perché il riconoscimento esatto della loro targa e di altre caratteristiche fisiche del veicolo (sotto il dettaglio) su ciascuna delle unità periferiche, in un determinato tratto stradale/autostradale e in un arco temporale circoscritto – senza la necessità di identificarli univocamente attraverso la targa – mette al riparo da sorprese.

Con il SICVe-PM non verrà ripresa solo la targa ma saranno registrate, per esempio, anche eventuali scritte sui mezzi, adesivi, dispositivi luminosi posteriori, etc.. Queste caratteristiche fisiche vengono successivamente “incrociate” con le immagini registrate in uscita, aumentando in modo esponenziale l’efficacia del sistema.

Redazione Fedaisf

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