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Dublino, italiano mangia il polmone dell’amico: poliziotti sotto shock

La spesa farmaceutica della regione Puglia continua a essere al di sopra degli standard medi nazionali, nonostante le economie degli ultimi due anni e la cura si chiama miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva. È quanto denuncia la stampa locale, ricordando che il costo dei medicinali distribuiti dalle farmacie e a carico del sistema sanitario ragionale, dovrà allinearsi, a partire da quest’anno, all’11,35% del fondo sanitario mentre per ora è 4 punti al di sopra di tale tetto. In Puglia si spende poco meno di 900 milioni di euro lordi per l’assistenza farmaceutica territoriale: al netto degli «sconti» e del ticket a carico dei cittadini (120 milioni di euro) si arriva a una cifra che sfiora i 730 milioni. In base alla spending review dello scorso anno, la spesa non potrà superare il suddetto tetto del fondo sanitario regionale, e per raggiungere questo obiettivo è necessario mettere mano alla prescrizione da parte dei medici di medicina generale. La Puglia, per esempio, dopo la Campania, è la regione con la maggiore incidenza di antibiotici sulla spesa: si tratta della quarta voce nella classifica dopo i farmaci cardiovascolari, quelli per l’apparato gastrointestinale e quelli per il sistema nervoso. Le valutazioni sono il risultato dei confronti con i dati sui consumi di farmaci delle varie regioni da cui emerge una propensione a spendere più del dovuto, rispetto per esempio all’Emilia Romagna, dove, in farmaci, per una popolazione in linea con quella pugliese, si spende circa 200 milioni in meno della Puglia.

7 maggio 2013 – Farmacista33

 

 

 

 

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