
Forum. API e Medicinali Critici: potenziare la produzione nazionale per un’Europa più sicura e resiliente
Presentazione del Forum
Un evento di alto profilo dedicato alla nuova proposta di Regolamento europeo “Critical Medicine Act” e al
ruolo cruciale dei produttori di principi attivi farmaceutici nella garanzia di disponibilità e qualità dei farmaci essenziali.
Il Forum pone al centro del dibattito la carenza di farmaci, una criticità che incide direttamente sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini europei. Per affrontare questa sfida in modo efficace e duraturo, è fondamentale rafforzare e valorizzare la capacità produttiva nazionale ed europea, promuovendo una filiera del farmaco solida e autonoma, in grado di ridurre la dipendenza da Paesi terzi.
L’incontro rappresenta un’importante occasione di confronto e dialogo tra istituzioni, imprese e stakeholder del settore farmaceutico, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare le proposte dei produttori italiani di principi attivi per rafforzare la capacità produttiva e l’autonomia strategica del Paese nella produzione di farmaci critici.
Un momento cruciale per discutere strategie, sfide e opportunità volte a consolidare la leadership italiana e europea in un settore chiave per la salute pubblica e la sicurezza sanitaria.
Note:
Pierfrancesco Morosini, il presidente di Aschimfarma, l’associazione di Federchimica che rappresenta i
produttori di principi attivi (Api) e intermedi per l’industria farmaceutica, chiede all’Europa fondi «per 1,5 miliardi di euro da ripartire tra i diversi Paesi produttori per il reshoring delle produzioni che oggi avvengono nel Far East». Secondo uno studio di Sicos, l’Associazione francese dei principi attivi, realizzato dalla società Advancy, la quota di India e Cina è pari al 74%.
Al Forum di Aschimfarma che si è tenuto nella sede di Federchimica a Milano la principale criticità emersa tra i produttori del settore è proprio quella legata ai generici. Il sottosegretario di Stato del Ministero della Salute, Marcello Gemmato, nel suo intervento ha sottolineato che in questo contesto, «è importantissimo riappropriarci della chimica dei principi attivi farmaceutici in Italia e in Europa, contenendo la dipendenza dalla produzione estera anche per motivazioni geopolitiche e per poter far fronte a crisi future». (Taken from Il Sole 24ORE)
Le imprese produttrici di principi attivi farmaceutici (API – Active Pharmaceutical Ingredients) presenti sul territorio italiano, sono aziende ad alta tecnologia, che classificano il nostro Paese, sia per fatturato sia per numero di imprese (72 Aziende, 109 siti produttivi con circa 12.000 addetti), al primo posto a livello europeo. Il fatturato del 2022 ha superato i 5 miliardi di euro, con una crescita di circa il 12% rispetto all’anno 2021.
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