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Farmaci: acquisto ad uso ospedaliero, analisi comparativa dell’AVCP

 

I professionisti prescrivevano ricette fasulle. Due esercizi di San Fruttuoso e Sampierdarena al centro delle indagini dei Nas.

di GIUSEPPE FILETTO e MARCO PREVE

Quattro medici e due farmacisti denunciati alla Procura della Repubblica. Secondo quanto avrebbero accertato i carabinieri del Nas, dovrebbero rispondere della violazione dell’articolo 81 del decreto legislativo 219 del 2006, del comma tre nella parte in cui prende in considerazione "L’offerta di incentivo vietato nella prescrizione di farmaci". Inoltre, di sospetta corruzione: i medici avrebbero gli ambulatori nei locali messi a disposizione gratuitamente dai farmacisti. Dall’altra parte, questi ultimi sarebbero ricambiati con iperprescrizioni di medicinali, tali da gonfiare enormemente gli incassi.

Si tratta di due farmacisti: uno con esercizio nel quartiere di San Fruttuoso, l’altro a Sampierdarena. E di quattro professionisti con studi medici attigui. Secondo quanto trapela da Palazzo di Giustizia, sul dubbio rapporto tra le due categorie ci sarebbe stato pure passaggio di denaro o, comunque, beni o altre utilità. Dai rapporti "chiacchierati", dalle scorrettezze deontologiche, dal codice punite con procedimenti disciplinari, si è passati alle ipotesi di reato. Tutta materia però in fase di conferma investigativa.

I controlli incrociati da parte dei Nas e della Asl Tre sui medici di base e le farmacie hanno già sortito qualche effetto sul versante amministrativo. Le ispezioni da parte del Servizio Farmaceutico e del Gruppo Ispettivo Cure Primarie avrebbero accertato quantomeno la presenza di prescrizioni fuori dalla regola, tanto che la direzione sanitaria ha trasmesso la relazione alla commissione regionale per i dovuti provvedimenti. In via Bertani, sede della direzione della "Tre", dicono di non conoscere al momento quali siano le sanzioni punitive, ma dalla Regione fanno sapere che tre professionisti sono stati "degradati". Non saranno più medici di famiglia, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. La decisione è stata presa dall’Ars, l’Agenzia Regionale Sanitaria della Liguria. Tecnicamente il provvedimento si chiama "sconvenzionamento".

I mutualisti a cui sono stati tolti i "libretti sanitari" sono due genovesi ed un imperiese. In realtà uno dei due dipendenti della Asl Tre ha anticipato il

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