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FEDERAISF chiede un incontro al Presidente SILVIO BERLUSCONI

Federazione delle Associazioni di informatori scientifici del farmaco
ProtU11/12/FC
Fabio Carinci                                                                                                                     
FEDERAISF
20 NOVEMBRE 2012
Egregio Sig. Presidente
Cav. Dr. Silvio Berluscon
Camera dei deputati
ROMA
Oggetto:  Richiesta di incontro

Egregio Sig. Presidente,
Il 14 agosto 2012, il Ministro Balduzzi decretava, senza motivo, la epurazione –di fatto- degli informatori scientifici del farmaco.
Attraverso la legge, che impone la prescrizione medica del principio attivo: portando, sempre senza motivo, alla devastazione dell’industria farmaceutica, fiore all’occhiello del nostro paese.
Il Ministro Balduzzi ha cercato di fare credere, che questa legge portasse vantaggi economici rilevanti, in termini di risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale.
Quando gli è stata contestata questa falsità ha, più prudentemente, deviato verso il cosiddetto risparmio del ticket,  da parte dei pazienti.
Con ridondanza, utilizzando tutti i mezzi mediatici, di cui un ministro puo’ disporre ha fatto sapere, che gli italiani avrebbero risparmiato 800 milioni di euro!   Una cifra da mettere paura…..
Le indagini del Censis hanno mostrato, che gli italiani preferiscono la qualità e pagano volentieri il ticket per averla: pertanto il risparmio si quantifica, dividendo per sessanta milioni di italiani in qualche centesimo/ mese
Ho cercato, nell’incontro con il senatore Tomassini del suo stesso partito, di fare capire l’esiguità di questi risparmi e l’inutilità di una  legge, che contrasta con il dettato costituzionale e le norme, che regolano concorrenza e libero mercato.
Ma i senatori, Sig. Presidente, sono preparati per non dire, usando raffinati percorsi dialettici, che sono poi quelli, che hanno portato alla loro elezione e permanenza per sedici anni al senato.   
Nonostante mezza Italia, per non dire di più, si sia ribellata a questa ingiustificata imposizione, medici, informatori scientifici, pazienti, sindacati e, più recentemente deputati, senatori, sottosegretari governativi, il Ministro ha ancora ribadito, che questa sia una “legge equilibrata”.
Se è “equilibrata” una legge, che in tre mesi ha provocato la richiesta di mobilità per 2.100 (duemilacento) lavoratori ed in prospettiva per altre migliaia, con costi altissimi in tema di ammortizzatori sociali,  Le chiedo di opporsi strenuamente, nel futuro politico,  a questo “equilibrio legislativo”.
Togliere il lavoro senza motivazioni legittime, senza nessun “incentivo morale”, e senza “giustificazioni strategiche” di un bene superiore della collettività, non può essere accettato dalla Sua forza politica.
In nome del buon senso e della logica,  della responsabilità e del diritto di tutti al lavoro.
Poiché , ritengo, condivida questi ideali, caposaldi indissolubili di una moderna  democrazia

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