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Fnomceo, medici vittime.

La politica fatica a dare risposte contro arretratezza e ingerenze malavitose che ostacolano il lavoro dei medici, soprattutto al Sud
I medici italiani si ribellano e dicono “stop ai giudizi sommari e alle periodiche campagne mediatiche sulla malasanità e malpractice dei dottori”. Senza rivendicare impunità o sconti per chi sbaglia, rilevano che “soprattutto al Sud sono proprio i camici bianchi le altre vittime di un sistema caratterizzato da arretratezze culturali, tecnologiche, strutturali, e di ingerenza di gruppi malavitosi. A tutto questo, anche la buona politica fatica a dare risposte coerenti ed incisive”. E’ la presa di posizione dei camici bianchi emersa nel corso della riunione del Comitato centrale della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), dove si è discusso dei recenti casi di malasanità e del clima che questi hanno creato nei confronti dei medici. “Nel riaffermare la nostra solidarietà convinta e sentita a tutti i cittadini che ricevono danni da pratiche sanitarie – sottolinea la Fnomceo – vogliamo affermare con forza che ci assumiamo tutte le nostre responsabilità, ma non accettiamo giudizi sommari perché questo gioco al massacro, alla fine, vedrà vittime gli stessi cittadini disorientati. E’ per questo che auspichiamo che le competenti istituzioni regionali e nazionali intervengano con urgenza nelle situazioni di maggiore crisi per una risoluzione delle deficienze strutturali e per il rinnovo tecnologico, così da garantire a tutti i cittadini di qualsiasi area geografica equità di risposte ai problemi di salute”.
Da “Doctornews”

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