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GIAMBRONE , CARLINO- Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Atto di Sindacato Ispettivo per i licenziamenti Roche

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05182
Atto n. 4-05182

Pubblicato il 17 maggio 2011
Seduta n. 552
GIAMBRONE, CARLINO– Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. –

Premesso che:

la Roche SpA ha intrapreso una procedura di licenziamento collettivo a seguito di comunicazione del 10 gennaio 2011 e di un successivo accordo stipulato in Assolombarda in data 21 marzo 2011, comunicando alla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) la presunta necessità di risolvere il rapporto di lavoro per un totale di 143 lavoratori (di cui 122 informatori scientifici del farmaco), in vista dell’esigenza di contenere i costi aziendali e recuperare efficienza;

tali esigenze verrebbero perseguite, da un lato, mediante una riduzione delle unità lavorative dedicate ai farmaci destinati alla medicina generale, dall’altro, mediante una maggiore concentrazione sui prodotti specialistici delle aree dell’oncologia, malattie infiammatorie, virologia, metabolismo e sistema nervoso centrale. In particolare, veniva comunicata la necessità di sopprimere la rete di informatori scientifici del farmaco dedicata alla linea dei ‘Prodotti maturi’ (Bonviva) – i cui farmaci verrebbero sostenuti con l’ausilio di partner commerciali – nonché di ridurre l’attività di informazione scientifica dedicata ai prodotti delle linee ‘Anemia’ (Neorecormon e Mircera) e ‘Trapiantì (Cellcept). Nel corso delle trattative sindacali veniva ancor più apertamente comunicata l’intenzione del datore di lavoro di individuare gli asseriti esuberi unicamente tra i lavoratori occupati, alla data del 10 gennaio 2011, nelle predette linee di farmaco oggetto di ridimensionamento;

la linea di farmaco ‘prodotti maturi’ era già stata oggetto di comunicazione ex art. 47 della legge n. 428 del 1990 di avvio di procedura di cessione di ramo d’azienda in favore della Quintiles Srl; se non che gran parte dei lavoratori appartenenti alla predetta linea di farmaco contestarono la non configurabilità di alcun ‘ramo d’azienda business Unit prodotti maturi’, nonché l’intrinseca fungibilità del lavoro degli informatori scientifici del farmaco. Conseguentemente la parte datoriale decideva di non procedere più alla minacciata cessione;

le ragioni che rendevano del tutto illegittima la cessione delle suddette linee di farmaco appaiono le stesse che rendono del tutto illegittima la volontà di limitare l’individuazione delle unità lavorative in esubero all’interno delle medesime linee di farmaco di cui si è impedito l’esternalizzazione. Infatti, stante l’intrinseca fungibilità del lavoro degli informatori (a prescindere dalla linea di farmaco di contingente assegnazione), gli asseriti esuberi non possono in alcun modo essere gestiti per linea di farmaco e la scelta dei lavoratori da licenziare, pertanto, deve operare con riferimento all’intero complesso aziendale,

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