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Giungla dei ticket in Italia: le sfide per Balduzzi

Una delle prime questioni messe sul tavolo del nuovo Governo, come spiegato dal neo ministro della Salute, Renato Balduzzi, sarà quella di rimodulare i ticket sanitari seguendo criteri di maggiore equità, come il riconoscimento del reddito familiare e della numerosità dei figli. Attualmente, i nuovi ticket introdotti con la manovra 2011 (10 euro su visite specialistiche e diagnostica e 25 euro per i codici bianchi al Pronto soccorso) vengono applicati in tutte le Regioni, con modalità diverse, tranne Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano, mentre nella provincia di Trento si applica solo quello sul pronto soccorso per le prestazioni non urgenti. Diverse le regioni che già a fine luglio hanno fatto scattare regolarmente i ticket: Lazio, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata (unica che non aveva attivato i 25 euro per i codici bianchi). Per i sardi, invece, il ticket aggiuntivo è solo un contributo simbolico di un euro, spalmato su tutti gli assistiti, mentre per il Pronto Soccorso è previsto il pagamento di 25 euro per i codici bianchi e di 15 euro per i codici verdi. L’Abruzzo modula in base al reddito, con una quota fissa aggiuntiva di 10 euro a ricetta per la specialistica ambulatoriale, ma solo per nuclei familiari con redditi superiori a 36 mila 151 euro annui. Toscana, Umbria ed Emilia Romagna hanno presentato insieme un piano di rimodulazione dei ticket per fasce di reddito sia per i farmaci, sia per le prestazioni specialistiche. In Lombardia, invece dal primo agosto sono in vigore rimodulazioni dei ticket in base al valore delle prestazioni: niente ticket per le prestazioni sotto i 5 euro, e sopra i 5 euro l’aggravio di costo non sarà fisso, ma pari al 30% del valore della ricetta. Nelle Marche è attivo il ticket sanitario da 10 euro. L’obiettivo annunciato era quello di voler rimodulare il ticket in base alle fasce di reddito familiare lordo, ma non è arrivato l’ok del precedente Governo. Il Piemonte ha deciso di modulare il contributo dei cittadini mantenendo invariato il costo dei ticket più bassi e facendo crescere in maniera proporzionale quelli più alti. Il Veneto applica dall’inizio di agosto i nuovi ticket modulati su due fasce di reddito. Cinque euro per le famiglie con reddito fino a 29.000 euro, 10 euro per quelle che superano questa soglia. In Friuli Venezia Giulia, infine, è attivo il ticket da 10 euro per la diagnostica e quello da 25 euro per i codici bianchi. Per la rimodulazione il tempo stringe, tra dicembre e gennaio le Regioni dovranno trovare un accordo o a valere, per il 2012, sarà il riparto del Fondo formulato dall’ex ministro Fazio.

28 novembre 2011 – DoctorNews

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