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Gli ISF rivendicano l’importanza di informare

 Sos degli informatori scientifici del farmaco (Isf) ai pazienti: "Solo un’informazione etica, capillare e corretta può garantire farmaci a migliore tutela della salute di tutti i cittadini. Sostieni questo nostro appello con la tua firma". Ancora vittime di tagli, licenziamenti, cessioni ad altre aziende ‘contenitore’, gli informatori tornano a farsi sentire. E questa volta si rivolgono direttamente ai cittadini, alle associazioni di pazienti, al Tribunale per i diritti del malato, agli Ordini dei medici e dei farmacisti, al mondo accademico, ai politici di "buona volontà", con un manifesto in cui chiedono "sostegno e solidarietà per la difesa dei posti di lavoro". Il manifesto è stato illustrato in un convegno alla Camera sul rapporto, "sempre più difficile", fra informazione medico-scientifica e industria farmaceutica. L’intenzione è di diffonderlo in tutti gli studi medici, dove far partire anche una raccolta firme a sostegno dell’appello. I sindacati autonomi della categoria puntano a coinvolgere gli Ordini dei camici bianchi e dei farmacisti in ogni Provincia. Per condurre "una battaglia comune", sottolineano. "Il farmaco è un prodotto insieme utile e particolare – esordisce ‘l’avviso ai pazienti’ – il cui acquisto non è regolato dal piacere, ma dall’utilità. L’uso inappropriato può essere dannoso alla salute, per cui il medicinale non può essere paragonato, mercificato o pubblicizzato come qualsiasi altro prodotto. Lo scopo dell’informazione scientifica è quello di fornire ai medici tutte le notizie necessarie (caratteristiche del farmaco, posologia, modo di somministrazione, controindicazione ed eventi avversi ) per il corretto impiego dei medicinali per la tutela della salute". Ai cittadini si spiega che l’Isf "è un professionista laureato, la cui attività è riconosciuta dal ministero della Salute e regolata da specifiche leggi (D.lgs. 210/06) e da disposizioni della Comunità europea. Contribuisce, come da legge, all’aggiornamento del tuo medico. Non svolge quindi alcuna attività di vendita – si sottolinea -ma un’attività utile alla salvaguardia della tua salute.

Farmacista33 – 26 maggio 2010 – Anno 6, Numero 96

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco