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Hiv. Iardino (Nps), senza studi solidi diciamo no a generici

ALLE SEGRETERIE NAZIONALI DI FILCTEM-CGIL FEMCA-CISL UILCEM-UIL

 

 

OGGETTO: La mattanza degli ISF continua.

È notizia di queste ultime ore che Pfizer aprirà una procedura di mobilità che interesserà 192 lavoratori, di cui la maggior parte ISF (158) della linea Primary Care. Ancora  ISF che perdono il proprio lavoro che si vanno ad aggiungere ai tanti che lo hanno già perso o lo stanno perdendo.

Recentemente procedure di mobilità (o altre metodiche di espulsione dei lavoratori) hanno riguardato gruppi farmaceutici importanti quali BMS, Sanofi-Aventis, Sigma Tau, MSD, Rottapharma, Novartis ed altri che si aggiungono alle tante “crisi aziendali” realmente o artificiosamente messe in atto negli ultimi anni.

Ormai ogni stima sul numero degli addetti al settore messi fuori dal mercato del lavoro, nel "più assordante dei silenzi", non è più attendibile. Una cosa è certa ed evidente: la maggior parte di loro (quasi tutti!) si conta tra gli ISF.

Le analisi che puntano alla ricerca delle ragioni si concentrano quasi sempre su quattro argomenti:

1.    I brevetti sono quasi tutti in scadenza e quindi i farmaci “genericati” subiscono la aggressiva concorrenza degli equivalenti.

2.    Non si prevede, nel breve e medio periodo, il lancio di nuovi farmaci che comunque sarebbero ad alta specialità e quindi di nicchia.

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