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Il miracolo tecnologico di Chiesi farmaceutici

nostro inviato a Orlando

Il miracolo italiano è un’azienda farmaceutica che lavora lontano dai riflettori ma fattura un miliardo di euro l’anno. Si chiama Chiesi farmaceutici e a Orlando è stata premiata con il Wireless Achievement Award per aver lanciato un’applicazione per il BlackBerry che permette di salvare molte vite. La Chiesi, che ha sede a Parma, è un’azienda di famiglia fondata nel 1935 da Giacomo, un farmacista con il sogno della ricerca, che acquista il Laboratorio Farmaceutico Parmense e apre la ditta con due soli dipendenti. Oggi, settantasei anni dopo, Chiesi è una realtà internazionale con un organico di oltre 3.800 persone e 24 filiali dirette che producono e distribuiscono farmaci di successo in oltre 60 Paesi.

Ma soprattutto è un’azienda che produce innovazione, visto il successo del progetto – realizzato anche grazie a un’altra azienda italiana, la Techmobile – sulla COPD (ovvero la bronchite cronica ostruttiva) che permettere ai medici collegati on line di monitorare i propri pazienti di età avanzata grazie a un semplice questionario compilabile facilmente con uno smartphone. "È stato un progetto complicatissimo – spiega Lidia Cappellina, responsabile dell’outsourcing di Chiesi -, sia dal punto di vista tecnico che da quello amministrativo. Abbiamo scelto la Rim e il BlackBerry perché è uno strumento che permette la massima sicurezza per quanto riguarda la gestione dei dati e la privacy. Senza questo, sarebbe stato impossibile ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, visto che in campo farmaceutico non sono ammessi errori".

Il progetto, che ha Orlando ha sbaragliato la concorrenza internazionale, è un primo passo verso un nuovo tipo di medicina preventiva che può salvare (e allungare) molte vite. "È un nuovo modo di comunicazione – conferma Andrea Chiesi – che consente ai medici di essere informati in tempo reale e ai pazienti di avere istruzioni immediate direttamente a casa. In questo caso ci siamo concentrati su un tipo di patologia e su un target di pazienti in avanti con gli anni, ma è chiaro che il futuro è questo: flessibilità e prevenzione, il tutto grazie alla tecnologia e nella massima privacy". Un futuro che è già nato. Ed è nato in Italia.

mercoledì 04 maggio 2011, Marco Lombardo – 

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