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Liberalizzazione sovrastimata

“Nell’ambito della presentazione dei risultati di primi sei mesi di vigenza delle norme della legge 248, avvenuta ieri a Roma, il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani si è soffermato, sottolineandola, sulla diminuzione del costo dei farmaci da automedicazione, grazie alle norme da lui introdotte che ne consentono la vendita anche in canali diversi dalla farmacia. A questo proposito però” afferma Giacomo Leopardi, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani “dobbiamo esprimere le nostre perplessità nei riguardi dell’affermazione, riportata da alcuni quotidiani, sui presunti risparmi che i cittadini possono realizzare acquistando questi medicinali nella grande distribuzione e nei negozi di vicinato invece che in farmacia. Le notizie di stampa, a cui ci riferiamo, infatti, parlano di un abbassamento dei prezzi degli Otc in questi esercizi, fino al 30 per cento in meno rispetto al prezzo praticato dalle farmacie aperte al pubblico. Un dato che appare francamente fantasioso e che, comunque, viene riportato soltanto da alcuni mezzi di informazione, mentre in altri si parla, più correttamente, di una diminuzione media dei prezzi dei farmaci da automedicazione tra il 20 e il 30%. In casi come questo sarebbe opportuno procedere con maggiore attenzione, senza avallare notizie che non appaiono fondate”. “A smentirle” ricorda il vice presidente della Federazione degli Ordini Andrea Mandelli “ci sono le rilevazioni effettuate dalle associazioni dei consumatori, non contestati da nessuno, neanche dai rappresentanti della grande distribuzione, che parlano di sconti medi intorno al 22% nei canali diversi dalla farmacia, mentre in quest’ultima gli sconti si aggirano intorno all’8%: una differenza che, alla fine, permetterebbe al cittadino di risparmiare pochi euro all’anno. Stando infatti alle stime della stessa Anifa, l’Associazione dei produttori di farmaci da automedicazione, gli italiani, per acquistare questi medicinali spendono in media 28 euro l’ann il loro risparmio, quindi, comprando gli stessi farmaci in una farmacia o in uno degli altri esercizi, sarebbe pari al costo di quattro tazzine di caffé”.
“Farmacista33”

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