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Liguria. Consigliere Regionale Muzio. Fase 2: “Informatori dei faramaci, misure di sicurezza”. Il testo dell’O.d.G.

“Valutare la sospensione dell’attività fino all’emanazione di un adeguato Protocollo sanitario”

Misure di sicurezza, nella fase 2, per gli informatori scientifici del farmaco. A chiederle è il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Sanità.

Muzio ha depositato quest’oggi un ordine del giorno con cui chiede al presidente Toti e all’assessore alla Sanità, Sonia Viale, di valutare la sospensione dell’attività degli informatori nelle strutture sanitarie regionali e negli studi medici fino alla definizione di un Protocollo sanitario che garantisca loro l’accesso in sicurezza agli ospedali, agli ambulatori, agli studi professionali e alle farmacie. L’obiettivo è la massima tutela degli informatori, dei medici, degli operatori sanitari e dei pazienti.

“Quella degli informatori scientifici – dichiara Muzio – è un’attività da considerare con particolare attenzione in questa fase. Il Governo – prosegue – si è impegnato ad emanare direttive che regolamentino le modalità di riavvio in sicurezza del lavoro, e alcune Regioni hanno già adottato provvedimenti che prevedono la sospensione delle visite degli informatori nelle strutture sanitarie e negli studi medici fino al 24 o al 31 maggio prossimi.

Con il mio ordine del giorno chiedo perciò che anche la Giunta regionale ligure prenda in considerazione la possibilità della sospensione fino alla data meglio ritenuta, sollecitando contestualmente il Governo a predisporre nel più breve tempo possibile un adeguato Protocollo di sicurezza sanitaria per la ripresa della visite degli informatori”, conclude il capogruppo di Forza Italia.

Dal consigliere regionale Claudio Muzio riceviamo e pubblichiamo


IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

VISTI:

– I provvedimenti adottati dalla Giunta Regionale, da A.Li.Sa. e dalle Aziende Sanitarie Locali in materia di accesso agli studi medici, agli ambulatori, alle strutture ospedaliere nella fase di emergenza sanitaria da Covid-19;

RICHIAMATE:

– La Delibera della Giunta Regionale della Sardegna 23/16 del 29 aprile u.s;

– La Comunicazione dell’Agenzia Regionale Sanitaria delle Marche del 29 aprile u.s.;

– La Comunicazione della Direzione generale per la Tutela della Salute della Regione Campania del 3 maggio u.s;

– La Comunicazione dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia del 30 aprile u.s.

RICHIAMATO ALTRESÌ:

– L’Ordine del Giorno 9/2463/152 approvato dalla Camera dei Deputati in data 23 aprile u.s., che impegna il Governo a “valutare l’opportunità di emanare direttive che regolamentino le modalità di ripresa dell’attività degli Informatori scientifici del farmaco, anche al fine digarantire sull’intero territorio nazionale e per tutta la durata dell’emergenza Covid-19 un’uniformità delle modalità di lavoro di tali professionisti”.

RITENUTO CHE:

Sia opportuno, considerata la fase emergenziale ancora in essere e data la particolare situazione di esposizione a cui sarebbero sottoposti gli operatori, valutare con attenzione la possibilità di sospendere, fino alla definizione di un apposito Protocollo nazionale di sicurezza, l’attività di informazione scientifica dei farmaci e di promozione di prodotti ad uso medico presso le strutture sanitarie regionali e gli studi medici, fatte salve le comunicazioni a carattere d’urgenza che potranno essere effettuate mediante l’utilizzo di altro mezzo (telefono, mail).

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E L’ASSESSORE ALLA SANITÀ

A sollecitare il Governo a definire in tempi brevi un Protocollo sanitario volto a garantire l’accesso in sicurezza degli informatori scientifici agli ospedali, agli ambulatori, agli studi professionali e alle farmacie, al fine di tutelare in questo modo anche i medici, gli operatori sanitari ed i pazienti;

A valutare la possibilità di prevedere, nei modi e nelle forme meglio ritenute, la sospensione dell’attività di informazione scientifica e di promozione di prodotti ad uso medico presso le strutture del Sistema Sanitario Regionale, gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta fino alla definizione del Protocollo di sicurezza di cui sopra.

F.to Claudio Muzio

 

Redazione Fedaisf

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