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Lorenzin, Ssn dà diritti ma c’è dovere di mantenersi sani

Pfizer fa il pieno di utili nel quarto trimestre, anche per effetto della plusvalenza generata dalla vendita del business nutrizionale, che ha fruttato ben 66 cents ad azione. La compagnia farmaceutica americana, infatti, ha chiuso il trimestre con un utile di 6,32 miliardi di dollari, pari a 85 cents ad azione, oltre quattro volte superiore agli 1,44 mld, o 19 cents, dell’anno prima, grazie a questa posta non ricorrente.

Escluse poste straordinarie l’EPS è risultato pari a 47 cents, in calo rispetto ad un anno prima, ma superiore ai 44 cents attesi dagli analisti.

I ricavi sono scesi del 6,6 a 15,07 miliardi, superando ampiamente il consensus di 14,38 miliardi, a causa degli oneri connessi all’esclusiva del Lipitor e del Geodon. Il settore biofarmaceutico ha registrato un calo dell’8,8%, mentre le vendite del settore veterinario sono salite del 5,9% e quelle se settore medicinali del 16%.

Pfizer è particolarmente briosa in questi giorni, perché attende lo sbarco in borsa del suo business veterinario, denominato Zoetis, che dovrebbe fruttare attorno ai 2,2 miliardi al debutto, atteso per venerdì. Un’IPO molto attesa a Wall Street, perché rappresenta il più grande deal effettuato dalla quotazione di Facebook lo scorso mese di maggio.

Intanto, Pfizer vira al rialzo nel circuito pre-market della borsa americana, dove mostra un incremento dell’1% a 27,10 dollari.

29 gennaio 2013 – Teleborsa

Eli Lilly taglia le stime, il trimestre è meglio del previsto

Calano i profitti di Eli Lilly, a causa di una frenata del fatturato e della debolezza delle vendite del suo ansiolitico Zyprexa.

La compagnia farmaceutica americana, che sta soffrendo della competizione dei farmaci generici e del progressivo scadere di alcuni importanti brevetti, ha riportato un utile di 827,2 mln di dollari, pari a 74 cents ad azione, in calo del 3,6% rispetto agli 858,2 mln, pari a 77 cents ad azione, dell’anno prima. Le attese erano per un EPS di 78 cents.

I ricavi sono calati dell’1,5% a 6 miliardi di dollari, anche se risultano leggermente superiori al consensus di 5,8 miliardi.

Per l’anno in corso, Eli Lilly attende un EPS di 3,82-3,97 dollari, ma la stima è stata rivista al ribasso da una precedente indicazione di 3,75-3,90 USD.

Il titolo, dopo aver subito qualche pressione nel circuito pre-market, apre in rialzo dello 0,8% a 53,084 dollari.

29 gennaio 2013 – Teleborsa

 

 

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