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MOBILITA’ ALLA PFIZER

FORTI critiche dell’Ugl Chimici sull’apertura della procedura di mobilità per 46 unità lavorative, in massima parte impiegati, annunciata dai vertici dello stabilimento Pfizer di Ascoli. «La multinazionale farmaceutica ha deciso di affondare il bisturi nel bel mezzo della crisi – dicno i rappresentanti del sindacato -. Negli ultimi mesi, 18 lavoratori incentivati volontariamente sono usciti dall’azienda, ma ora la Pfizer entra a pidi pari nella drammatica crisi territoriale che ci sta aggredendo e determina un duro strappo alla coesione sociale; con una disinvolta e temeraria operazione vuole cogliere dalla crisi il proprio egoistico tornaconto colpendo 46 posti di lavoro». L’Ugl Chimici chiede con forza che nessun lavoratore sia messo fuori dall’azienda. «Proprio per la drammaticità della crisi – fa sapere la segreteria provinciale del sindacato – non ci devono essere allontanamenti definitivi dalla Pfizer. Le professionalità esistenti debbono mantenere il cordone ombelicale attaccato all’azienda». e.a. 

Il Resto del Carlino del 14/04/2009  ed. Ascoli  p. 3

AF

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