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NOMOS. La Giornata Parlamentare del 1 dicembre 2020

La Giornata Parlamentare del 1 dicembre 2020

Il Mes continua ad agitare i partiti della maggioranza e dell’opposizione

Al momento non c’è ancora un accordo nella maggioranza sui contenuti della risoluzione che dovrà presentare il 9 dicembre in concomitanza con le comunicazioni del premier Giuseppe Conte prima del Consiglio europeo. I giallorossi dovranno ricorrere a una formulazione generica riguardo al Mes per evitare una spaccatura. Nel documento non ci dovrebbe esserci una posizione definitiva sull’utilizzo o meno dei fondi, anche se resta netta la contrarietà dei Cinque Stelle, anzi la parte più oltranzista che fa riferimento a Di Battista avrebbe voluto che Vito Crimi non si spingesse a dare già ora un via libera alla riforma. Per il capo politico pentastellato “La riforma del Mes e il suo utilizzo, l’eventualità di farvi ricorso, sono due elementi totalmente distinti. Una distinzione chiara e sostanziale. Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese non ha alcuna necessità di farvi ricorso”. Il 9 si ricalcherà lo stile delle precedenti risoluzioni, con i dem che insisteranno sulla necessità di non chiudere a fondi senza condizionalità una volta che verrà presentato il piano sanitario. Occorrerà vedere soprattutto cosa succederà al Senato dove i numeri sono ballerini e anche cosa accadrà nel centrodestra perché Matteo Salvini, che ieri ha visto il Capo dello Stato, e Giorgia Meloni, al contrario di FI, non sono per il Mes. Per ora il Governo e la maggioranza prendono tempo: “Riformare il meccanismo europeo di stabilità non equivale a usarlo”, ha spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione davanti alle commissioni Bilancio Finanze e Politiche dell’Ue di Camera e Senato. Se utilizzarlo o meno lo deciderà il Parlamento prima dell’Eurosummit del 27 gennaio: “Il sì alla riforma del Mes serve anche per le crisi bancarie ed è funzionale a inviare un messaggio positivo ai mercati. Altra cosa è l’utilizzo della linea di credito pandemica. Come è noto – ha sottolineato il vice ministro Misiani – c’è un dissenso molto forte sia all’interno della maggioranza che dall’opposizione. Finchè non si raggiunge l’accordo non si utilizza”.

Procede a rilento il tavolo sul programma di governo

È un tavolo di maggioranza ancora segnato dalla tensione quello che si tiene in serata per fare il punto sul programma di governo. A riunirsi sono i capigruppo della maggioranza e il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà che si presenta con i 29 punti programma della maggioranza scorporati dagli obiettivi raggiunti finora: “È stato un lavoro non superfluo per i nostri uffici”, spiegano fonti del ministero.  Alla riunione convocata alle 19:30 il Governo si attendeva che ciascun gruppo presentasse i nuovi obiettivi che, secondo Pd, M5S, Leu e Iv, sono da aggiungere all’agenda di governo per aggiornarla da qui alla fine legislatura. Cosa che, spiegano fonti che hanno partecipato alla riunione, in effetti avviene, ma, a tavolo in corso, arriva il tackle di Iv: “Al tavolo sono state portate proposte di merito sul Mes, la scuola, il piano vaccini, unità di missione per il Recovery Fund in bilancio, tuttavia sembra non si voglia discutere di merito, ma rinviare all’infinito”, spiegano fonti renziane ricordando la deadline per i tavoli (quello sul programma e quello sull’agenda), il 4 dicembre, che, sottolineano, è già ben oltre il 30 novembre che aveva indicato il premier Giuseppe Conte nel vertice dei 4 leader della maggioranza. L’affondo di Iv irrita il Governo; fonti dell’esecutivo, poco dopo, rispondono che, nelle prossime ore sarà elaborata la tabella per armonizzare le proposte dei partiti con l’iniziale programma dei 29 punti e che sarà consegnata ai capigruppo che già oggi pomeriggio si riuniranno per entrare nel merito della discussione. Domani, sono invece convocati nuovamente il tavolo sul programma e quello sulle riforme istituzionali.

La governance sul recovery plan agita la maggioranza. Conte tiene il punto

Anche sul tema del Recovery plan non c’è intesa nel fronte giallorosso. “Di cabine di regia e task force ne abbiamo viste tante, come quella di Colao, forse un po’ troppe. Bisogna far lavorare le strutture della P.A. che già ci sono, serve una cabina di regia che è il consiglio dei Ministri”, taglia corto Ettore Rosato di Italia viva. Sul progetto anche i pentastellati sono freddi: la richiesta che arriva è quella di lasciare voce in capitolo ai ministeri e non ai tecnici. Il Partito Democratico non si mette di traverso a una struttura che prevede la regia di palazzo Chigi, Mef e Mise ma “non possiamo certo accettare, spiega una fonte parlamentare dem, che ci sia un sub-governo”. Il nodo della governance sarà sciolto con un emendamento alla legge di bilancio. Il pressing per modificare la direzione impressa dal premier Giuseppe Conte arriva soprattutto dai gruppi parlamentari, affinché siano centrali le Camere. Il Presidente del Consiglio tiene il punto: “Il Parlamento sarà coinvolto”, ha spiegato il premier in un’intervista al Corriere, sulla quale si è registrato soprattutto il gelo di Iv che ha annunciato battaglia non solo sul Mes e sul Recovery fund ma anche sulle riforme perché, hanno sottolineato fonti renziane, “si continua a perdere tempo”.

L’Aula del Senato

Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato non si riunirà. I lavori riprenderanno domani alle 9.30 per le comunicazioni del Ministro della salute Roberto Speranza sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da COVID-19.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà audizioni sui ddl per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla diffusione di informazioni false e sull’affare assegnato relativo alle modalità più efficaci per l’esercizio delle prerogative costituzionali del Parlamento nell’ambito di un’emergenza dichiarata; esaminerà inoltre il ddl per l’istituzione della giornata nazionale delle vittime da COVID-19 e lo schema di decreto legislativo per la determinazione dei collegi uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera e del Senato. La Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo sul mandato d’arresto europeo e sulle procedure di consegna tra Stati membri e lo schema di decreto legislativo sulla cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea (EPPO). La Bilancio, in sede riunita con la Finanze, proseguirà il confronto del decreto per la tutela della salute e le misure di sostegno economico connesse all’emergenza COVID, il cosiddetto decreto ristoro. La Agricoltura si confronterà e ascolterà il professor Carlo Gaudio per la sua nomina a presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) e svolgerà delle audizioni sull’affare assegnato relativo alle problematiche inerenti la crisi delle filiere agricole causate dall’emergenza da COVID-19.

La Attività produttive svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’affare assegnato sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio. La Sanità proseguirà il ciclo di audizioni sull’affare assegnato per il potenziamento e riqualificazione della medicina territoriale nell’epoca post Covid. Con la Politiche dell’Ue ascolterà la Dott.ssa Sandra Gallina, direttrice generale della Direzione Salute della Commissione europea, sulle politiche di competenza della Direzione, con particolare riferimento alla questione dei vaccini anti-COVID 19. La Territorio domani alle 10.00 ascolterà il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa sugli aspetti d’interesse della Commissione relativi all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A seguire si confronterà sullo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente per l’anno 2020, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.

L’Aula della Camera

Dopo che ieri è stata votata la questione di fiducia, l’Aula della Camera tornerà in seduta alle 9.30 per proseguire l’esame il decreto immigrazione e sicurezza.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia svolgerà delle audizioni sulle proposte di legge relative a produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nei casi di lieve entità. La Finanze esaminerà la proposta di legge sulle agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati a energia elettrica. La Ambiente esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e per l’anno 2020 relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi, ed esaminerà il rapporto per il 2020 sul recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. La Trasporti audirà i rappresentanti dell’Associazione italiana gestori aeroporti (Assaeroporti) e dell’Associazione dei porti italiani (Assoporti) sul trasporto dei vaccini contro il COVID-19 e quelli di Costruzioni aeronautiche Tecnam Spa nell’ambito dell’esame della proposta di legge sulla disciplina del volo da diporto o sportivo. La Agricoltura esaminerà lo schema di decreto legislativo per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri.

Redazione Fedaisf

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