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PREZZI ALL’INGLESE

Cambio di rotta per la versione 2009 del Pharmaceutical Price Regulation Scheme (PPRS): il nuovo accordo per la determinazione di prezzi dei medicinali mira a incoraggiare e premiare l’innovazione e anche a favorire l’ingresso di nuovi prodotti, che si caratterizzino per un buon  valore costo-efficacia. Componente chiave dell’accordo PPRS tra la Association of the British Pharmaceutical Industry e il Department of Health (DoH) è l’introduzione di uno schema flessibile di determinazione del prezzo. Nello specifico, questo meccanismo consentirà alle compagnie di concordare un prezzo di lancio per i nuovi medicinali, che sono poi soggetti alla valutazione del NICE (National Institute for Health and Clinical Excellence). In seguito quindi, il prezzo di lancio potrebbe crescere o diminuire in conseguenza dell’emergere di ulteriori evidenze o nuove indicazioni che, a giudizio del NICE, cambino il valore del prodotto nei riguardi del paziente. E anche i farmaci già in commercio non sfuggono al bisogno di "fare economia" infatti gli attuali prezzi dei medicinali, concordati con il DoH, subiranno un taglio del 3,9% il prossimo mese di febbraio, e saranno poi soggetti a ulteriori aggiustamenti su base annuale. Saranno esonerate dal taglio sui prezzi le aziende che nel 2007 hanno totalizzato vendite per non più di 5 milioni di sterline.

 

Da quest’anno sarà consentita anche la sostituzione dei farmaci di marca con i generici, a meno che il medico abbia specificamente prescritto il prodotto branded. Infine gli schemi di accesso dei pazienti saranno preventivamente concordati tra il DoH e la relativa azienda produttrice, per poter poi essere presi in considerazione nel contesto della procedure di valutazione del NICE. Un esempio, chiarificatore di che cosa si intende per schema di accesso del paziente, usato in passato in una valutazione espressa dal NICE è l’accordo su bortezomib. L’inibitore del proteasoma di Janssen-Cilag (Velcade) viene rimborsato a carico del National Health Service (NHS) solo quando i malati mostrano una risposta completa o parziale al trattamento (Nature Rev. Drug Discov. 6, 945; 2007). Le aziende stanno prendendo in considerazione l’opportunità di sottoscrivere schemi come questo, specie quando il NICE abbia espresso un giudizio iniziale sfavorevole alla nuova molecola per quanto riguarda l’efficacia clinica o il rapporto costo/efficacia. Pare addirittura che il DoH sia attualmente in trattativa con uno o due produttori di farmaci per il carcinoma renale – bevacizumab (Avastin; Roche/Genentech), sorafenib (Nexavar; Bayer), sunitinib (Sutent; Pfizer) e temsirolimus (Torisel; Wyeth) – che di recente sono stati penalizzati dal NICE che ne ha bocciato la rimborsabilità da parte del NHS.

Fonte
New UK pricing agreement to reflect clinical value. Nature Reviews Drug Discovery 2009; 8: 8

Fonte: www.pharmamarketing.it

 

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