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Produttività ecco l’accordo

Il testo dell'accordo sulla produttività

Maggiore forza alla contrattazione di secondo livello con una "chiara delega" sulla prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro ma anche con la possibilità che questa intercetti una quota degli aumenti derivanti dai rinnovi dei contratti nazionali da collegarsi a incrementi di produttività e redditività: sono alcuni dei punti previsti dall’accordo sulla produttività appena firmato a palazzo Chigi tra imprese e sindacati, ad esclusione della Cgil.
Il documento in 10 pagine e sette punti oltre a una Premessa, contiene anche alcune richieste al Governo a partire dalla detassazione del salario di produttività e dalla riduzione del cuneo fiscale. Ecco in sintesi cosa prevede il documento: –

PREMESSA: VALORIZZARE ACCORDI PRODUTTIVITA’ CON MISURE STRUTTURALI DI INCENTIVAZIONE: Sindacati e imprese chiedono a Governo e Parlamento di rendere stabile la detassazione del salario di produttività per i redditi fino a 40.000 euro lordi con l’imposta al 10% ma anche di applicare uno sgravio contributivo sulla contrattazione di secondo livello.

1) RIDURRE CUNEO FISCALE: Ci vuole una riforma strutturale del sistema fiscale che lo renda "più equo" e quindi in grado di "ridurre la quota del prelievo che oggi grava sul lavoro e sulle imprese in materia del tutto sproporzionata e tale da disincentivare investimenti e occupazione". Le parti comunque convengono sulla necessità di "condividere con il Governo i criteri di applicazione degli sgravi fiscali e contributivi definiti in materia di salario di produttività". 2) RELAZIONI INDUSTRIALI E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA: Il contratto nazionale dovrà garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori mentre la contrattazione di secondo livello dovrà puntare ad aumentare la produttività "attraverso un migliore impiego dei fattori". In pratica il ccnl dovrebbe dare una "chiara delega" al secondo livello sulle materie che possono incidere sulla crescita della produttività quali gli istituti che disciplinano la prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro. L’obiettivo di tutelare il potere di acquisto dei salari deve essere coerente con le tendenze dell’economia, del mercato del lavoro, del raffronto competitivo internazionale. Una quota degli aumenti economici derivanti dai rinnovi può essere collegata a "incrementi di produttività e redditività definiti dalla contrattazione di secondo livello" in modo da beneficiare delle misure di detassazione. La quota resterà parte dei trattamenti comuni a tutti laddove non ci fosse la contrattazione di secondo livello.

– 3) RAPPRESENTANZA: entro fine anno dovrà essere definito un accordo per consentire il rapido avvio della procedura per la misurazione della rappresentanza in attuazio

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